La coppia del Mendrisiotto condannata per ripetuti maltrattamenti ai danni di una bambina ricevuta in custodia non ricorrerà. Lo faranno, invece, tutore e assistente sociale
Diventerà definitiva la sentenza emessa settimana scorsa contro i due genitori affidatari del Mendrisiotto che, a cavallo tra il 2010 e il 2012, maltrattarono, a più riprese, la bambina ricevuta in custodia. Sia la donna (condannata a 22 mesi sospesi) sia l’ex-marito (condannato a 18 mesi, pure sospesi) hanno infatti deciso di non impugnare il verdetto. La notizia è stata anticipata dalla Rsi. Andranno, al contrario, in appello gli altri due imputati: l’assistente sociale e il tutore della bimba, ritenuti colpevoli di violazione del dovere di assistenza o educazione. La Corte ha inflitto loro 13 e, rispettivamente, 16 mesi con la condizionale. Entrambi hanno però sempre respinto l’accusa di avere ignorato i segnali della situazione venutasi a creare. Da qui l’intenzione di ricorrere, e di inoltrare quindi (entro lunedì) il cosiddetto annuncio di appello.