Mendrisiotto

'Ndrangheta, condannati l'uomo di fiducia del clan e l'ex consulente

(Tatiana Scolari)
29 dicembre 2017
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Per la Corte del Tribunale penale federale presieduta dal giudice Giuseppe Muschietti l'uomo di fiducia della 'famiglia' Martino e l'ex fiduciario, nonché ex municipale, di Chiasso sono colpevoli. 

Il primo, Franco Longo, è stato così condannato a 5 anni e 6 mesi di detenzione. Ovvero 6 mesi in più di quanto richiesto dall'accusa. Per la Corte il 63enne molisano non solo ha partecipato all'organizzazione criminale che faceva capo alla 'ndrangheta, ma ne era il «luogotenente in Svizzera». Il secondo, Oliver Camponovo, si è visto infliggere una pena di 3 anni: 6 da scontare, il rimanente sospeso per 2 anni. Pena alla quale il giudice ha aggiunto 120 aliquote giornaliere di 420 franchi l'una, parzialmente sospese. In particolare a partire dal luglio del 2012, l'ex fiduciario era consapevole di riciclare denaro proveniente dalle attività dei Martino, 'specializzati' in narcotraffico e usura come certificato dalle sentenze dei tribunali italiani. L'ex consulente, ha ribadito il giudice, conosciuto sulla piazza finanziaria di Chiasso, possedeva la preparazione e le competenze per non cadere nell'illegalità. Invece, «non ha esitato a fungere da intermediario» a scopo di lucro.

I fatti rinviano a un periodo di circa due anni, tra la primavera del 2012 e il dicembre del 2014, quando sono scattate le manette ai polsi di Longo e di altri uomini del clan nell'ambito dell'operazione 'Rinnovamento' messa a segno dall'Antimafia di Milano.

L'accusa, sostenuta dal procuratore federale Stefano Herold, aveva chiesto 5 anni per Longo, reoconfesso, e 3 per Camponovo, che ha sempre respinto ogni addebito. Nel caso di quest'ultimo il difensore, Mario Postizzi aveva domandato l'assoluzione e ora sta valutando di impugnare la sentenza.

 

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