Luganese

I semafori sulla A2 ‘attivati solo in caso di assoluta necessità?’

Lorenzo Quadri (Lega) interpella il Consiglio federale sulle colonne causate dagli impianti delle gallerie del San Salvatore e della Collina d'Oro

Colonna
(archivio Ti-Press)
11 dicembre 2025
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I semafori all'altezza delle gallerie del San Salvatore e della Collina d'Oro e i loro “effetti collaterali deleteri” tornano sul tavolo del Consiglio federale. Con un'interpellanza, Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi) sottolinea che la presenza di questi semafori “piazzati da Ustra si dimostra sempre più un problema per la viabilità in Ticino”. La loro modalità di gestione viene “sempre più messa in discussione, non solo nei giorni lavorativi ma anche durante i fine settimana”. Il Consiglio federale – che ha preavvisato negativamente la mozione di Quadri che ne chiede lo spegnimento – “giustifica i semafori con astratti ‘motivi di sicurezza’, non supportati da alcun dato concreto (riduzione dell’incidentalità)”.

All'autorità federale viene chiesto se “è in grado di garantire che Ustra gestisca i semafori attivandoli solo in caso di assoluta necessità e in modo da ridurre al minimo i disagi da essi causati, dato che la percezione degli utenti indica il contrario”; come spiega il fatto che “la principale causa delle colonne sull’A2 sembra essere proprio l’attivazione dei semafori”; se è consapevole delle “conseguenze dei semafori sul tessuto economico locale”. Per evitare le colonne dei semafori, il traffico si è spostato anche sulla rete viaria cantonale e comunale del Sottoceneri. Rispondendo a un'interpellanza, il Consiglio federale ha ammesso la situazione, indicando però come soluzione il PoLuMe. “Il futuro di quest’ultimo è tuttavia incerto – ricorda Quadri –. È intenzione del Cf continuare a nascondersi dietro il paravento del PoLuMe, utilizzandolo come pretesto per lasciare immutata ancora per molti anni (nella migliore delle ipotesi), una situazione non solo insostenibile, ma in continuo peggioramento?”. Al Consiglio federale viene infine chiesto se è consapevole che “i semafori logorano gli automobilisti, creando anche un problema di salute pubblica e incidendo negativamente sulla qualità di vita, come indicato anche dal medico e granconsigliere Roberto Ostinelli in un’interrogazione al governo ticinese” e, infine, se è disposto “a prendere seriamente in considerazione almeno una drastica limitazione dell’utilizzo dei semafori”.