Lanciata una petizione contro il progetto che prevede un immobile di tre piani, a confine con il bosco alla fine della stretta via Torello
“Sproporzionato, speculativo e di forte impatto ambientale e visivo”: sono gli aggettivi assai critici scelti da alcuni residenti di Carabbia, per tratteggiare il progetto edilizio promosso dalla ditta Hrs, che vorrebbe concretizzare in località Tenèrla, in fondo alla via Torello, una palazzina con una sessantina di unità abitative. Un progetto per il quale la domanda edilizia non è ancora stata presentata all’albo della Città di Lugano. Tuttavia, sta crescendo la mobilitazione contraria tra la popolazione. Tanto che è stata lanciata una petizione con l’obiettivo di portare all’attenzione del Municipio le intenzioni dell’impresa con sede centrale a Frauenfeld, che sta costruendo il Polo sportivo e degli eventi (Pse) a Cornaredo.
La protesta sta crescendo dal giorno in cui sono spuntate le modine nel mappale 420, che si trova alla fine di una stradina a una carreggiata, la via Torello (senza marciapiede, a fondo cieco, lunga circa 500 metri, il cui transito è limitato a 5 tonnellate), che confina con il bosco e serve le case unifamiliari. Il complesso edilizio è stato presentato a grandi linee lo scorso mese di dicembre in una serata informativa riservata solo ai residenti dell’area, che sono stati convocati singolarmente dall’impresa. Già allora serpeggiava malumore e scetticismo tra la cinquantina di persone presenti all’incontro per un’iniziativa immobiliare, che a tutti è parsa fuori posto e fuori misura. L’iniziativa immobiliare, se venisse concretizzata, stravolgerebbe l’identità dell’isolato, oltre a generare un traffico di transito insostenibile, sia per il cantiere, che in seguito per i futuri residenti con le decine di posti auto previste. L’impresa ha glissato su questo problema, delegando il tutto alle autorità di Lugano. I residenti lungo via Torello e non solo, considerano questo aspetto “particolarmente preoccupante”, stimano un aumento del traffico del 300% e ritengono che l’attuale strada di paese non sia “in grado di supportare un tale incremento del flusso di veicoli, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti e la qualità della vita”.
L’operazione immobiliare rientrerebbe nelle norme del Piano regolatore di Carabbia che, per l’area in questione, ha innalzato gli indici di costruzione da R2 a R3. Secondo i promotori della petizione, “tale progetto rappresenta un vero e proprio pugno nell’occhio dal punto di vista paesaggistico e ambientale e minaccia l’armonia e l’equilibrio naturale della zona”. La costruzione del complesso “comporterebbe significative alterazioni al paesaggio naturale e culturale della zona. La presenza di un numero così elevato di unità abitative risulterebbe del tutto sproporzionata rispetto alla scala e alle caratteristiche storiche e architettoniche del quartiere di Carabbia”. La popolazione non comprende il progetto di Hrs se non in termini di speculazione. Per questo, al Municipio di Lugano viene chiesto di istituire “immediatamente una zona di pianificazione sui terreni del mappale numero 420 di Carabbia”. I residenti temono che possano venir imposti degli espropri, visto che via Torello non consente alternative per il transito di veicoli pesanti e nemmeno per incrociare due vetture. I confinanti con il mappale 420 stanno cercando un avvocato che possa assumersi un’eventuale opposizione, nel caso venisse presentata la domanda di costruzione. Parallelamente, è stato costituito un gruppo di coordinamento con il compito di informare la popolazione, per valutare anche un’opposizione allargata. La petizione chiede “di prendere in seria considerazione le preoccupazioni e di valutare attentamente la concessione della licenza edilizia”, confidando “nel buon senso e nella sensibilità del Municipio di Lugano affinché valuti con la dovuta attenzione l’impatto di questo progetto sull’ambiente e sulla qualità della vita dei residenti”.