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Gli inquilini di via Vergiò scrivono al Municipio

Dopo il passaggio di proprietà del complesso di palazzine, una novantina di persone teme di perdere l'alloggio e chiede all'Esecutivo un incontro

In sintesi:
  • Nella recente riunione i residenti decidono di inviare una lettera a Palazzo Civico per tentare di coinvolgere la Città
  • Quattro degli undici edifici del quartiere verranno trasformati in proprietà per piani ma non tutti i residenti potranno permettersi di acquistare l'appartamento
Uno degli undici stabili venduti da Helvetia Assicurazioni
(Ti-Press)
21 gennaio 2025
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Chiedono una mano e un incontro alla Città di Lugano gli inquilini delle palazzine di via Vergiò a Breganzona, che sono state cedute dalla Helvetia Assicurazioni alla Monopoly District Sa. La missiva è giunta sul tavolo di Palazzo Civico e il Municipio ne discuterà prossimamente, valutando come eventualmente potrebbe rispondere. Sulla questione, ricordiamo, sono pendenti anche due atti parlamentari presentati dal gruppo della Sinistra (prima firmataria Silvia Barzaghi) in Consiglio comunale. Gli strumenti legali di cui dispone la Città paiono carenti e i margini di manovra non sembrano rilevanti, in assenza di un ente giuridico per l’alloggio, che qualche anno non è stato voluto dalla maggioranza politica di centro-destra.

Intervento pubblico, quali opzioni?

Se Lugano navigasse in una situazione finanziaria più rosea, probabilmente avrebbe qualche possibilità di intervento in più. In effetti, se ci fosse la disponibilità finanziaria e politica, si potrebbe immaginare l’avvio di una trattativa con i proprietari. Comunque, la novantina di inquilini che si è riunita nei giorni scorsi ha deciso di interpellare il Municipio, chiedendo un incontro per discutere della situazione in cui si trovano dopo il passaggio di proprietà delle palazzine. Di fatto, come si ricorderà, nell’articolo che avevamo pubblicato lo scorso novembre, abbiamo raccontato quanto era stato proposto agli inquilini: la nuova proprietà del complesso residenziale Quartiere Vergiò intende infatti trasformare in proprietà per piani quattro delle undici palazzine. Nella comunicazione inviata agli inquilini, il gruppo Monopoly aveva precisato che voleva vendere degli appartamenti “per agevolare le persone nell’acquisto della propria casa” e ha allegato un formulario per sapere quanti di loro fossero interessati all’acquisto. In merito, ieri, abbiamo chiesto alla società di farci sapere quanti hanno risposto positivamente.

Due interrogazioni senza risposta

Nella lettera al Municipio, gli inquilini ritengono che anche l’ente pubblico debba essere coinvolto nelle riflessioni e nella pianificazione del comparto. All’Esecutivo, viene chiesto cosa fa e come potrebbe agire per garantire a lungo termine un alloggio adeguato a costi accessibili alle varie tipologie di residenti e di famiglie che attualmente vivono in via Vergiò. In particolare per coloro che abitano da decenni negli appartamenti di Breganzona. Cosa potrebbe succedere alle famiglie e agli inquilini che abitano nelle quattro palazzine e che non hanno i mezzi per diventare proprietari dei locali in cui vivono? Questa e altre domande verranno poste all’Esecutivo nel caso l’incontro dovesse tenersi nelle prossime settimane. Intanto, il Municipio ci sta già lavorando proprio per dare delle risposte alle due interrogazioni presentate dalla Sinistra. Risposte che passeranno in una delle prossime sedute quando verranno delineati i contorni della pianificazione della zona e la tipologia dei residenti.

Quali sono le soluzioni praticabili?

Le questioni poste in particolare nell’interrogazione più recente chiamano in casa direttamente l’Esecutivo, al quale viene chiesto se avesse preso in considerazione l’ipotesi di acquistare tali abitazioni per creare delle abitazioni a pigione moderata, oppure se la Città stia valutando l’opzione di dare in diritto di superficie a eventuali Cooperative di abitazione, che si fossero nel frattempo palesate, il terreno su cui si trovano i fondi acquistati, al fine di ridurre il capitale proprio necessario per la ristrutturazione e acquisizione da parte delle Cooperative. Nel precedente atto parlamentare, al Municipio è stato domandato se avesse già raccolto dati e informazioni in materia: quante domande di costruzione/notifiche o istanza di cambio d’uso in relazione alla società Monopoly sono già state presentate e quali “norme pianificatorie intende applicare e quali altri interventi prevede di adottare per far fronte alle disdette a fini speculativi, sia in ambito Airbnb, sia in ambito di disdette-vendita”.

L’autorità politica è stata chiamata in causa per sapere se eventualmente avesse già preso contatto con i fondi immobiliari istituzionali, rispettivamente con la sua stessa Cassa Pensioni dei dipendenti di Lugano, per capire se e quali grandi immobili sono in procinto di vendere (a grandi fondi speculativi privati).