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A Melide un nuovo distaccamento dei Pompieri di Lugano

Sarà operativo a partire dal 20 gennaio nel centro d’intervento delle Ferrovie federali svizzere. Valenzano Rossi: ‘Garantire maggior tempestività’

Uno scatto della sede durante la sua inaugurazione nel 2020
(Ti-Press)
15 gennaio 2025
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I Pompieri di Lugano si allargano ancora, e ora c’è una data ufficiale. Il loro raggio d’azione si rafforza grazie alla creazione di un nuovo distaccamento che dal 20 gennaio sarà stanziato nella sede del centro d’intervento delle Ferrovie federali svizzere (Ffs) a Melide. Dopo Lugano-Cornaredo e Agno, lo scopo di questa sottosede è quello di «rispondere in modo adeguato al sempre crescente problema del traffico a sud della città, in special modo per quanto riguarda la bretella autostradale in entrambe le direzioni e la Forca di Capo San Martino, con la densa zona industriale e commerciale di Pambio-Noranco e Grancia – spiega a ‘laRegione’ Karin Valenzano Rossi, capodicastero Sicurezza e spazi urbani –. Inoltre, per rispondere all’aumento costante dell’urbanizzazione dei comuni convenzionati, potendo così garantire un intervento tempestivo nel rispetto di quanto dettato dalla Coordinazione Svizzera Pompieri (Csp) inerente ai tempi di intervento».

Ragioni dovute al traffico negli orari di punta

L’esigenza nasce infatti dalla necessità di assicurare efficienza ed efficacia di intervento per il Corpo, che svolge funzioni di Centro di soccorso cantonale (Csc) per tutto il distretto del Luganese. Un dovere al quale i Vigili del fuoco luganesi sono chiamati in particolar modo nei venticinque comuni convenzionati al Csc. Comuni che, pur trovandosi a pochi chilometri di distanza da via Trevano a Lugano, dove si trova la caserma centrale dei Pompieri, non sono sempre facilmente raggiungibili a causa del traffico. Tra gli obiettivi dunque anche la tempestività durante gli orari di punta. Ma quanto tempo si guadagnerà con questa nuova sede? «Difficile quantificare esattamente in quanto dipende dal giorno, dall’orario, dal luogo dell’evento, dal traffico e da altri fattori difficilmente stimabili. L’obiettivo principale è comunque quello di poter garantire la maggior tempestività possibile». In caso di incendio, per esempio, «le persone esposte ai gas tossici hanno una finestra temporale critica che va dai 10 ai 15 minuti prima che i danni siano irreversibili. Arrivare sul posto entro quel termine dalla ricezione dell’allarme è quindi estremamente importante».

Nel 2024 circa 90 interventi nella zona

Parlando di cifre, si sono registrati aumenti d’intervento nella zona? «Nel 2024 gli interventi effettuati nella zona di Melide (che riguardano i comuni a noi convenzionati, AlpTransit, autostrada, collaborazione con il Corpo pompieri di Melide) sono stati circa 90. Con l’apertura del distaccamento è verosimile che ci possa essere un aumento degli interventi che saranno effettuati dai militi presenti a Melide in quanto la nuova organizzazione operativa prevede la mobilitazione in contemporanea (a dipendenza del tipo di allarme) dei due distaccamenti (Melide e Agno) e della caserma centrale (Cornaredo). Questo per essere più dinamici, rapidi, flessibili e incisivi». Nella sua prima fase, spiega, «il distaccamento sarà composto da tre militi professionisti, di principio dal lunedì al sabato con turno di 12 ore. Eventuali adeguamenti saranno implementati a dipendenza delle necessità». Nella sede, si convivrà dunque con un altro centro intervento, quello delle Ffs. «Il nostro Corpo già oggi collabora con le Ffs, con cui, tra l’altro, è in essere una convenzione tecnica a tempo indeterminato per poter garantire la sicurezza della galleria di base del Ceneri. Questa soluzione ha quindi il merito aggiuntivo di rafforzare la collaborazione e la sinergia con i pompieri aziendali del Centro intervento Ffs a Melide nell’interventistica e anche nella formazione».

Val Mara guarda a nord, la Città si dice disponibile

È recente la notizia della volontà di Val Mara di far rientrare, oltre a Maroggia, anche i quartieri di Melano e Rovio sotto le competenze dei Pompieri di Melide non dipendendo più dal Centro soccorso cantonale pompieri del Mendrisiotto (Cscpm). Il Corpo di Melide è di categoria B, così come Caslano, Novaggio, Monteceneri e Capriasca per quanto riguarda il Luganese. In caso di interventi di entità superiore quindi, se si concretizzasse questa volontà, responsabili sarebbero i militi di Lugano, che appartengono invece alla categoria A. Un esempio era stato quando scoppiò l’incendio al Mulino di Maroggia, dove in un primo momento intervennero i pompieri di Melide e poco dopo arrivarono quelli di Lugano, del Cscpm (categoria A) e della Difesa dell’Impresa Ffs (categoria D) con il treno di spegnimento. Come commenta la scelta di Val Mara? «Allo stato attuale il Corpo civici pompieri Lugano collabora con tutti i Corpi pompieri delle categorie B, C e D presenti nel suo comprensorio di intervento in caso di richiesta o per compiti di legge affidati unicamente al Corpo pompieri di Lugano, quale categoria A. Il Comune di Val Mara ha chiaramente espresso la propria volontà di poter far capo al Corpo pompieri di Melide. I Pompieri di Lugano sono senz’altro disponibili e pronti a dare la necessaria collaborazione e il supporto qualora questa sia la decisione finale. Già oggi fanno parte del comprensorio Maroggia e Arogno. Le condizioni sarebbero le medesime di quelle attualmente in essere».

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