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‘Si ristrutturi la ex Masseria Reali di Cadro’

Mozione in arrivo per ricordare lo storico edificio inserito tra i beni culturali locali. È il terzo atto parlamentare presentato al Municipio

L’ex masseria immortalata poco meno di quattro anni fa
(Ti-Press)
18 giugno 2024
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Non deve finire nel dimenticatoio la ex Masseria Reali di Cadro: gli anni passano, ma non c’è ancora una destinazione del bene protetto a livello locale. Eppure, il Municipio di Lugano aveva parlato di una possibile collaborazione con la Scuola di Mezzana. Nel frattempo, però, non ci sono stati sviluppi, a parte il rifacimento del tetto, per il quale ha provveduto l’esecutivo, mettendo in sicurezza lo storico edificio. Visto che la questione resta in sospeso, alcuni consiglieri comunali tornano alla carica e presentano una mozione, che rappresenta il terzo atto parlamentare sul tema, dopo le due interpellanze, l’ultima delle quali risale al 2021.

Spazi aggregativi per il quartiere

La mozione (primo firmatario Demis Fumasoli) è stata sottoscritta anche da Lucia Minotti, Michael Nyffeler, Angelo Petralli e Paolo Toscanelli. I consiglieri comunali chiedono di stanziare un credito affinché si possa avviare un progetto di ristrutturazione della Masseria Reali a Cadro e che si realizzi (finalmente) uno studio di fattibilità, per creare spazi aggregativi a favore delle varie società e associazioni presenti sul territorio, e la possibilità di trasloco della biblioteca in uno dei due piani, nello storico edificio di Cadro. L’atto parlamentare nasce sulle ‘ceneri’ dei due precedenti. In risposta all’ultimo, nella seduta di Consiglio comunale del 6 luglio 2021, la ex municipale di Lugano ed ex titolare del Dicastero Immobili di Lugano Cristina Zanini aveva confermato l’apertura di “diversi canali di discussione con operatori privati ma in modo particolare pubblici, tra i quali vi è anche l’azienda agraria cantonale di Mezzana. A tempo debito, fra qualche mese e una volta che avremo costituito il gruppo di lavoro si coinvolgerà anche l’azienda agricola esistente adiacente alla Masseria Reali e la Commissione di quartiere e le associazioni di Cadro”. Non solo. La ex Capodicastero Immobili, alla ‘Regione’, aveva spiegato che il Piano regolatore del’area, nella quale sorge la Masseria Reali, prevede una destinazione legata all’agricoltura. E che nella passata legislatura, Il Municipio aveva immaginato di aggiungervi degli scopi formativi e divulgativi, e siamo perciò in contatto con il Centro professionale del verde di Mezzana.

‘Non la si abbandoni a se stessa’

Da allora, tuttavia, oltre al rifacimento del tetto non risulta che siano stati compiuti passi in avanti. Tanto che la mozione sottolinea proprio che “ormai da parecchi anni, forse troppi, si discute sulla sorte della Masseria Reali, situata in zona Campagna. Una Masseria, che è già stata teatro di diversi atti parlamentari, ma che purtroppo hanno sempre trovato la risposta attesa dal quartiere. Con la sostituzione del tetto, ci si attendeva qualche segnale da parte del Municipio”. Finora, però, non è ancora successo nulla, pertanto, i consiglieri comunali auspicano che lo stabile non venga abbandonato a se stesso e lasciato nelle situazioni attuali. Perciò, la mozione chiede al Municipio di allestire un messaggio con una richiesta di credito per progettare i lavori di ristrutturazione dello stabile esistente, verificando la possibilità di inserire spazi a disposizione della popolazione e, in ultima analisi, al Consiglio comunale di votarlo. Malgrado l’esecutivo si sia già espresso negativamente, i firmatari dell’atto parlamentare richiedono di nuovo di “spostare la biblioteca ubicata attualmente nel sedime dell’ex Municipio, in un piano della Masseria Reali, permettendo così, dapprima l’ampliamento della stessa, secondariamente, di avvicinare la biblioteca alle Scuole elementari e dell’Infanzia”.

Contattato il Decs

Interpellato in merito dalla ‘Regione’, Raoul Ghisletta, municipale titolare del Dicastero Immobili di Lugano, si limita a confermare la presa di contatto con il Decs, anche per un eventuale coinvolgimento delle scuole speciali. Tuttavia, alla luce delle ristrettezze finanziarie, per ora non sono stati compiuti passi avanti. La mozione sottolinea la carenza di spazi nel quartiere di Cadro, che, “con l’arrivo del gradito Ideatorio nella sede dell’ex Municipio, ha perso le sale, o meglio gli spazi, che il Comune metteva a disposizione per le diverse realtà aggregative (...) L’unica sala ancora a disposizione della popolazione, è la sala multiuso al piano inferiore, denominata Sala Camino. Quest’ultima può accogliere solo poche decine di persone, e non sempre è accessibile”. A specifica domanda posta tre anni fa, il Municipio aveva risposto che “le associazioni/società del quartiere possono utilizzare la sala multiuso di Cadro, la palestra così come tutte le sale presenti sul territorio della Città di Lugano, alla stessa stregua di tutte le associazioni attive nei diversi quartieri”.

Il via libera alla ristrutturazione, con una preliminare decisione sulla possibile destinazione dell’area, sarebbe un modo per valorizzare un edificio che, altrimenti, rischia davvero di essere dimenticato. L’ex Masseria Reali, lo ricordiamo è una casa colonica appartenuta a lungo a una delle famiglie più note di Cadro. È inserita in un nucleo di due case coloniche dalle quali dipendeva la gestione dei terreni circostanti ed è attestata nelle mappe catastali del 1856. Quanto capitato alla Masseria di Cornaredo, dove venne assicurata la copertura con il rifacimento del tetto, tra il 2009 e il 2010, fa ben sperare e potrebbe essere presa come esempio, anche se trascorsero una decina di anni prima della ristrutturazione completa dell’edificio.

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