Luganese

‘Aggredito tre volte, ora chiediamo aiuto’

Una baby gang munita di coltelli starebbe spadroneggiando tra la pensilina e la stazione, denuncia un genitore

La pensilina Botta
(Ti-Press)
12 aprile 2024
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Tre aggressioni in due settimane, sempre dallo stesso gruppetto di minorenni. Vittima, un altro adolescente, che si è visto percosso e minacciato anche con dei coltelli. Questa la situazione che ha indotto suo padre (nome noto alla redazione) a presentare denuncia presso la Polizia cantonale. A distanza di altri quindici giorni, non avendo ricevuto riscontri dalle autorità (Polizia e Magistratura dei minorenni) ha deciso di rivolgersi al nostro giornale, spiega, per sensibilizzare chi di dovere sulla situazione.

Teatro dei tre episodi, la pensilina dei bus di Lugano centro (già al centro di vicende analoghe) e l'area della stazione Ffs. In uno dei casi il giovane si è salvato grazie alla prontezza di un conducente che ha chiuso le porte dell'autobus, in un altro grazie alla fuga, mentre in una terza occasione è scattato il pestaggio.

«In tutte e tre le circostanze è stata chiamata la Polizia. Ma la Polizia non ha dato seguito alla chiamata» sostiene il genitore, ex soccorritore della Croce Verde. In seguito a una di queste aggressioni il ragazzo, che vive in Malcantone, ha dovuto ricorrere a cure mediche. Il referto redatto lo scorso 31 marzo dal pronto soccorso dell'Ospedale civico, di cui siamo in possesso, fa stato di una “policontusione con trauma al viso”, ematomi e abrasioni tra volto e zona cervicale. Nulla di grave, ma il ripetersi degli episodi e la presenza di armi bianche ha indotto suo padre a rivolgersi alla magistratura. Anche perché, spiega, si conosce l'identità degli aggressori, presenti sui social network (chat che pure sono state fotografate, a mo’ di prova).

«Abbiamo esposto denuncia fornendo anche nome e cognome di uno di loro. Ora nostro figlio ha il terrore di circolare nei paraggi di Lugano. Se vuoi prendere il bus per forza di cose passi alla Pensilina. Se vieni con il treno o trenino devi passare per forza dalla stazione». La denuncia è stata presa in carico da un ispettore della Polizia cantonale.

«Chiediamo aiuto alle autorità giudiziarie, politiche e alle forze dell’ordine per una maggiore sensibilità. Per loro il problema è di poca importanza. Per il ragazzo e la famiglia diventa un problema esistenziale», dice il genitore. A quanto pare, ma non possiamo avere conferma della cosa, l'accaduto sarebbe stato trattato alla stregua di una baruffa tra adolescenti, e forse si potrebbe anche qualificare così, ma la forma di bullismo incessante da parte della baby gang e l'esibizione di lame meriterebbero, ritiene, maggiore attenzione. «Anche perché se a 15 anni maneggiano coltelli fra un po', dico, avranno in tasca delle pistole».

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