Luganese

SwissAbility dona protesi a oltre 400 persone amputate in Africa

L'associazione umanitaria, nell'assemblea, ha consentito a più persone di riacquistare la mobilità e condurre una vita dignitosa e autosufficiente

‘Monolimb’ è la tecnologia utilizzata nella realizzazione di protesi a costo contenuto
( SwissAbility)
15 aprile 2024
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Consentire al maggior numero di persone possibile nel Sud del mondo di riacquistare la mobilità e condurre una vita dignitosa e autosufficiente: è questo l’obiettivo perseguito dell’associazione umanitaria SwissAbility. Un obiettivo che è stato ‘centrato in pieno’, secondo i risultati diffusi nel resoconto della recente assemblea del sodalizio, svoltasi a Breganzona. L’ente benefico, che ha sede a Lugano, nel 2023, ha allargato l'attività al Mozambico, Ghana, Sierra Leone e Senegal, Paesi che si aggiungono a quelli nei quali era già operativa (Benin, Malawi, Tanzania e Uganda).

L'anno scorso, l’associazione luganese ha consolidato quanto fatto nel 2022, oltre ad aver concretizzato altre opere benefiche al fine di sostenere quante più persone in stato di necessità. L’attività si è concentrata nel garantire l’invio di materiali ortopedici a medici del settore, di cui oltre una settantina hanno potuto seguire una formazione in tecnologie innovative a basso costo adatte al contesto africano, effettuato otto missioni esplorative e formative orientate ai professionisti locali della riabilitazione e offerto protesi a oltre 400 persone amputate o affette da malformazioni. Le protesi fornite dall’associazione no profit consistono nella tecnologia ‘monolimb’, ovvero una protesi a prezzo contenuto di gamba costruita utilizzando solamente cinque elementi e, come riferito, alla ‘Regione’ dalla direttrice regionale Nicole Rossi «siamo sempre alla ricerca di tecnologie più accessibili a costi migliori sul mercato. Attualmente, è disponibile anche una protesi elettrica di mano che permette di effettuare dieci movimenti grazie all’impulso dei nervi del gomito».

Non soltanto beni di prima necessità

Grazie anche alla collaborazione e all’intervento di diversi partner, SwissAbility ha potuto avviare e completare la costruzione di un centro ortopedico a Ziguinchor, città sudoccidentale del Senegal e capoluogo della regione omonima, la cui inaugurazione avverrà il prossimo 29 aprile. Anche nel nord del Ghana, dove è presente un nuovo centro riabilitativo attivo già da gennaio 2024, l’associazione ha provveduto a donare sia macchinari che materiali utili al benessere dei pazienti. Tra i numerosi progetti portati avanti dall’organizzazione, vi sono anche quelli in Mozambico dove, nella Città di Beira e Distretto di Dondo, provincia di Sofala, per quanto riguarda l’area tematica ‘Ability all’autosufficienza’, 220 famiglie hanno ricevuto kit d’emergenza e sostentamento per superare i momenti di crisi. L'equipaggiamento comprende, tra le altre cose, beni di prima necessità come zucchero e olio, zanzariere che, soprattutto durante la stagione delle piogge, possono causare la malaria, e pastiglie per rendere potabile l’acqua. In aggiunta, sono stati donati 130 animali d’allevamento e 40 mezzi di trasporto, oltre alla costruzione di 20 casette familiari resistenti ai cambiamenti climatici, in quanto il Mozambico è spesso afflitto da gravi inondazioni e cicloni devastanti, causa della distruzione di case e campi agricoli. Così come avvenuto durante il Ciclone tropicale Idai, che si è abbattuto nell’Africa centro-orientale nel marzo del 2019, causando danni in diverse nazioni e provocando oltre migliaia di morti e decine di migliaia di sfollati.

Un aiuto per un domani luminoso

Durante l’assemblea, a cui hanno preso parte oltre quaranta persone, tra soci e sostenitori, è stato possibile portare scorci di realtà grazie a testimonianze fotografiche e video di chi è stato soccorso da SwissAbility. Tra le testimonianze di chi ha avuto la possibilità di ricevere una protesi nel 2023, vi sono quelle di due bambini, nati con una malformazione che li ha privati entrambi di una gamba. La prima è quella di Joselina, una bambina mozambicana di solo un anno, fuggita dalla guerra che imperversa nel nord del Paese, e quella di Bashiru, bimbo di nove anni, della Sierra Leone. Nell’assemblea, oltre ad approvare i conti, il rapporto finanziario e di revisione del 2023, è stato visionato il preventivo 2024 dell’associazione con sede a Lugano. È stato inoltre confermato alla presidenza Tomislav Matiević che, insieme al vicepresidente Julian Lair e al membro Paolo Rossi, compone il Comitato direttivo di SwissAbility, che mira a ‘esserci sempre di più, affinché il domani possa essere più luminoso che mai per tutte e tutti’.

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