Luganese

Cornaredo sud, i nuovi campi anticipati di due anni

Per le esigenze di atletica (e calcio) e hockey su prato. Alla Resega nuovo impianto per il ghiaccio

Il nuovo campo per l’atletica (e il calcio) a destra
9 febbraio 2024
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Il grande progetto del Polo sportivo di Lugano prende forma un po’ alla volta. Sulla rampa di lancio salgono ora due interventi di non trascurabile importanza, anche se non toccano direttamente le future costruzioni di stadio e il palasport. Si tratta dei campi nella zona ‘Cornaredo sud’ (verso la Gerra, per capirsi) e dell'impianto di produzione del ghiaccio per la Corner arena, alias Resega. Due distinti messaggi municipali, da 12,3 milioni e da 5,7 milioni di franchi, sono stati licenziati oggi dal Municipio di Lugano all'attenzione del Consiglio comunale. Si tratta di opere già previste; la notizia è che i lavori per Cornaredo sud vengono anticipati di due anni, e che il campo per l'atletica verrà realizzato con un fondo in erba naturale, e non in materiale sintetico come si era ipotizzato.

L'esilio della Sal e i bisogni dell'Fcl

Tutto ciò anzitutto per venire incontro alle aspettative della Società atletica Lugano (Sal) sloggiata da Cornaredo ed ‘esiliata’ provvisoriamente all'Arena sportiva di Capriasca. «Bisogna dire che la Città paga l'affitto in Capriasca e sostiene questa società quasi centenaria anche per quanto riguarda il trasporto» ha sottolineato il vicesindaco Roberto Badaracco, titolare del Dicastero sport, durante un incontro con la stampa cui ha presenziato insieme al direttore dello stesso, Roberto Mazza, e alla collega municipale Cristina Zanini Barzaghi responsabile del Dicastero opere pubbliche. Altro scopo di questo anticipo, poter arrivare all'inaugurazione dello stadio (si parla del 2028) con l'area sud già realizzata. Il Football club Lugano investirà di tasca propria nella realizzazione di un campo in erba naturale per l'Arena sportiva: ciò comporta la necessità di disporre fin dall’inaugurazione del nuovo stadio di un campo di allenamento in erba. Quando sarà pronto? Le domande di costruzione verranno inoltrate immediatamente, mentre per gli appalti si dovrà attendere il voto del Consiglio comunale. Si ipotizza la consegna dell'opera verso la metà del 2026. Per Cristina Zanini Barzaghi, l'operazione è sostenibile anche finanziariamente: «C'erano sul tavolo varianti più ambiziose» ma, ricorda, il Municipio ha dovuto giocare a incastri in stile ‘tetris’ per inserire l'operazione nel Piano finanziario luganese.

La Sal dovrebbe ritenersi soddisfatta: una tribuna da 2/300 posti, una pista di corsa a 6 corsie (8 sul rettilineo) e le pedane per le diverse discipline di salti e lanci, fossa, siepi... La scelta dell'erba naturale anziché sintetica è consona alle necessità dell'atletica, e ‘favorevole’ pure dell'ospitalità di squadre nazionali o di club impegnate nella preparazione di eventi. Al suo fianco il campo da hockey su prato, questo sì in materiale sintetico, come già oggi, mentre un'altra novità è costituita dalla ‘stecca’, una costruzione lunga ben 130 metri (a blocchi separati però) e con funzione multiuso: spogliatoi, magazzini e quant'altro, sul tetto uno spazio per il pubblico con vista sui campi. Sul futuro della zona grava ancora un'incertezza relativa alla futura ‘via Stadio’, strada avversata da ricorsi che non sono ancora stati evasi.

Il puzzle della Corner Arena

Passando dall'erba al ghiaccio, l'impianto di raffreddamento alla Corner arena sarebbe una necessità piuttosto urgente. Il macchinario attuale, dice Badaracco, e è a rischio guasto e un'eventualità del genere metterebbe nei guai l'Hockey club Lugano. La collocazione prevista per il nuovo impianto, è sopra gli attuali spogliatoi della Reseghina È stato dimensionato in modo da poter allacciare, in futuro, un'eventuale terza pista del ghiaccio sopra la Reseghina. Non prima di 10/15 anni, dice il vicesindaco riferendosi a questa ipotesi. Una pista provvisoria a Sigirino dovrebbe nel frattempo risolvere le necessità dell'Hockey club, segnatamente per il bisogno di ghiaccio delle squadre giovanili. E viene rinviato, sulla scorsa di una perizia, anche il rinnovamento dell'attuale tetto della Reseghina. Un vero ‘puzzle’ che contempla pure gli spogliatoi in zona curva nord (a spese dello stesso sodalizio) e l'impianto di snebbiamento.

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