Luganese

La funicolare degli Angioli riprenderà a fare su e giù

L'esecutivo conferma la scelta della giuria che ha premiato due progetti di riqualifica del comparto. Verrà sanata la cesura tra città alta e bassa

Il futuro giardino Belvedere
(La Città Lugano)
8 febbraio 2024
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Sarà ricucita la cesura tra la cosiddetta città alta e l’area compresa dal Lac, piazza Luini il giardino Bervedere. Come? Con passerella sopra i binari del treno, che collegherà la torretta della Funicolare degli Angioli al Parco del Tassino. Non solo. Il legame tra la zona alta e quella a lago sarà anche assicurato della rimessa in funzione del vecchio impianto di trasporto, che dispone di una soluzione meccanica unica a dal valore storico riconosciuto. Sono questi, in estrema sintesi, gli elementi principali proposti dai due gruppi interdisciplinari che si sono aggiudicati i primi premi del concorso pubblico, indetto dalla Città, per la progettazione della riqualifica del comparto, suddiviso in tre aree.

Decisione ratificata dal Municipio

Il Municipio di Lugano ha ratificato oggi la decisione, per rivitalizzare e connettere un’area di pregio della città, a beneficio della popolazione e dei visitatori. Un’esposizione pubblica dei progetti presentati si terrà a Villa Ciani dal 26 febbraio al 17 marzo. L’area oggetto del concorso è stata suddivisa in tre zone: la prima comprende una superficie di circa 16mila metri, affacciata sul lago, da piazza Luini giunge fino al Belvedere (area imbarcadero con piazza Luini e lungolago sino al monumento Washington); la seconda include la scalinata, la torretta intermedia e il parco dietro il Lac, tra il centro culturale, la scalinata e via Motta. La terza comprende invece il parco del Tassino e la parte compresa tra via Motta e via Maraini, dove si trova la torretta di arrivo della funicolare, un elemento molto significativo che si inserisce nel progetto di riqualifica del comparto.

Le tempistiche restano vaghe

Cambieranno dunque aspetto le aree in questione. Quando? Non si può dire, dipenderà dalla disponibilità finanziaria della Città, ha risposto Karin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano. Intanto, l’esecutivo ha confermato la decisione della giuria, che ha attribuito il 1° premio, per la prima area, al progetto ‘Le città continue’ dello studio di architettura Luca Pessina Architetti Sa (capofila) assieme al gruppo interdisciplinare di specialisti composto dagli studi Ingeni Sa (per l’ingegneria civile), Reali e Guscetti studio d’ingegneria Sa (per l’ingegneria civile) e Lorenz Eugster, Landschaftsarchitektur und Städtebau GmbH (per l’architettura del paesaggio). Il 1° premio per le altre due zone è stato assegnato al progetto ‘Belle Époque’ dello studio di architettura Stadler Zlokaba GmbH (capofila), congiuntamente al gruppo interdisciplinare di specialisti composto dagli studi Schnetzer Puskas Ingenieure Ag (per l’ingegneria civile) e Berchtold.Lenzin Basel GmbH (per l’architettura del paesaggio).

‘Le città continue’

‘Le città continue’ ha saputo interpretare l’area con proposte convincenti e ben strutturate: sono previsti l’inserimento di un rinnovato imbarcadero con un punto di ristoro; una nuova fontana la sistemazione del verde, del tratto di lungolago che va dal busto di Washington a piazza Luini e una zona d’incontro su tutto il perimetro. Nel giardino Belvedere, su un ampio spiazzo a lago, saranno inserite nuove alberature accanto a quelle esistenti; le sculture saranno valorizzate mantenendole nel luogo in cui si trovano o in parte riposizionandole sullo spiazzo del giardino ed è previsto anche l’inserimento di un padiglione. La ripresa della pavimentazione esistente in piazza Luini e la sua estensione fino alla riva unisce idealmente la chiesa di Santa Maria degli Angioli, l’ex Palace e il centro culturale del Lac. Una zona di incontro (20 km/h) è prevista su tutto il perimetro, così come auspicato dai risultati dei mandati di studio paralleli per il comparto lungolago e Lugano centro, ha precisato Valenzano Rossi. Sulla riva di fronte al Lac, sorgerà la ‘nuova piazza sul lago’, che offrirà uno spazio generoso per spettacoli e concerti e si conclude con dei gradoni in pietra, garantendo l’accessibilità al lago.

La Belle Époque

Il progetto ‘Belle Époque’ riflette “una scelta architettonica raffinata ed è rispettoso delle peculiarità del territorio e della funicolare, manufatto storico a cui si vuole restituire il valore d’uso perduto. Il giardino dietro al Lac diventerà un luogo pubblico attrattivo e fruibile attraverso tre accessi. L’area sarà valorizzata con nuova vegetazione, in continuità con quella ipotizzata per il parco del Tassino. La soluzione ha convinto la giuria, perché crea una sosta al cambio di direzione dei percorsi nel parco e ricuce la cesura tra città bassa e città alta; in particolare, per raggiungere la quota del ponte ciclopedonale e propongono la sopra-elevazione della torretta di arrivo per il collegamento alla passerella. Il progetto restituisce alla funicolare il suo valore d’uso, con la rimessa in funzione del meccanismo che muoverà la cabina per raggiungere non più l’Hotel Bristol come un tempo, ma il parco del Tassino.

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