Luganese

Mortale sul cantiere dell’ex Du Lac: norme di sicurezza violate

A dirlo è il rapporto della Suva, che è stato acquisito dalla Procura dopo che il Tribunale amministrativo federale ha respinto un ricorso

Lo storico albergo è stato chiuso nel 2011
(Ti-Press)
8 gennaio 2024
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Sul cantiere dell’ex Hotel Du Lac di Paradiso dove nel gennaio del 2021 è morto un operaio italiano 54enne non erano state rispettate le norme di sicurezza. A dirlo è il rapporto della Suva, che è stato acquisito dalla Procura dopo che il Tribunale amministrativo federale (Taf) ha respinto il ricorso dell’impresa che conduceva i lavori. Lo riferisce la Rsi.

Quel giorno, era l’8 gennaio, il 54enne venne travolto dal materiale che un collega stava buttando dal sesto piano, attraverso il vano dell’ascensore, che veniva utilizzato per sgomberare le camere dell’ex albergo chiuso nel 2011. Il peso dei detriti e l’altezza dalla quale erano stati gettati non gli lasciarono scampo. La Suva, che il giorno stesso effettuò un sopralluogo, aveva rilevato quattro carenze: i vani non erano stati sufficientemente protetti per evitare una caduta; gli interventi in corso ai piani inferiori non erano stati messi al riparo da oggetti provenienti dall’alto; non era stato bloccato l’accesso alla zona di pericolo, al pianterreno; i lavori non erano stati pianificati in modo da ridurre al minimo il rischio di infortuni.

L’impresa di costruzione concordava unicamente con la prima delle censure, tanto che interpose ricorso. Un ricorso che, come detto, il Taf ha tuttavia integralmente respinto. L’inchiesta si avvia dunque ora alla conclusione. Gli imputati sono tre: l’operaio che gettò il materiale, il capocantiere e il tecnico che aveva disposto le misure di sicurezza. Nei loro confronti il procuratore pubblico Moreno Capella ipotizza i reati di omicidio colposo e violazione delle regole dell’arte edilizia.

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