Luganese

A Molino Nuovo il Cittadella si rinnova

L’associazione ha un nuovo Ufficio amministrativo il cui scopo è offrire uno spazio con attività formative e aggregative sull’impronta del Cinema Teatro

La Basilica del Sacro Cuore e l’edificio in cui si trova il Centro Cittadella
30 novembre 2023
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È con rinnovato entusiasmo che, sull’impronta del retaggio dello storico Cinema Teatro Cittadella, l’associazione omonima si è rimodernata. L’intento rimane però sostanzialmente lo stesso. Agire nella realtà culturale luganese e contribuire alla vita sociale e aggregativa del quartiere di Molino Nuovo e della regione, proponendo un nuovo spazio d’incontro proprio lì, in via Corso Elvezia 35, dove un tempo sorgeva il cinema teatro e ora, per mano dell’architetto Mario Botta, si erge un complesso abitativo. «Vorremmo permettere alle persone del quartiere e della città di poter disporre di un piccolo spazio in più per stare insieme, conoscersi e riflettere su tematiche di attualità». A descriverci gli obiettivi alla base del rilancio dell’Associazione Cittadella, è don Italo Molinaro, parroco della Basilica del Sacro Cuore e membro del nuovo Ufficio amministrativo. Oltre a lui, ne fanno parte Stefano Izzi (presidente), Linda Fornara Bertona (vicepresidente), e i membri Filippo Bignami, Carlo Regondi, Yasmine Caluzzi e Fausto Leidi.

‘Riunirsi nella lotta contro l’anonimato’

«Dai cinque anni in cui sono a Lugano – ci racconta il parroco – ho avuto l’impressione che sia una città con tanto potenziale ma con altrettanto anonimato. C’è il centro storico che è una piccola Disneyland frequentatissima. Poi però se si esce nelle periferie, non c’è niente. Questo è ciò che vorremmo contrastare. È un sogno, ma è importante che le persone si riuniscano in una lotta contro questo anonimato, e noi vogliamo dare un piccolo contributo in questa direzione. Si dice sempre – prosegue – che in città mancano spazi culturali minori o più piccoli per cose più semplici. Non siamo il grande Lac, però per esempio, a dicembre ospiteremo un concerto di Mario Patuzzi, che è un pianista di riferimento sia per Lugano che per la Svizzera italiana. Abbiamo delle piccole grandi cose che però per noi sono preziose. Perché forse più del grande spazio, il piccolo dà la possibilità di creare un incontro più reale tra le persone».

Una conferenza laboratorio

E proprio alla luce di queste considerazioni, l’Associazione Cittadella inaugura oggi, giovedì 30 novembre alle 18, il primo evento culturale, al Centro Cittadella. Una conferenza che avrà la forma dinamica del ‘laboratorio’, in cui il pubblico è protagonista. Il tema sarà ‘Frontiere: città e migrazione oggi’: un argomento che, si legge in una nota, “segna regolarmente il dibattito politico, il clima sociale e le competizioni elettorali, e tra chi fa leva sulle paure e chi scommette sull’apertura, il dialogo è difficile. Ma che cosa si nasconde dietro le frontiere e le migrazioni? È possibile viverle come una risorsa e non come un problema?”. Il primo ospite della serata sarà Domenico Quirico, celebre giornalista italiano. Seguiranno poi gli interventi di Michela Trisconi, delegata cantonale dell’integrazione, e Furio Bednarz, esperto di ricerca e di sviluppo. L’incontro sarà moderato da don Italo Molinaro, e da Filippo Bignami, ricercatore della Supsi.

La storia e il legame con la chiesa

L’Associazione è legata al vecchio Cinema Teatro Cittadella perché è proprietaria del fondo su cui sorgeva lo stabile e dove ora c’è l’edificio di Botta e in cui si trova, al pianterreno, il Centro. Il luogo culturale era voluto e finanziato dalla Fondazione Basilica del Sacro Cuore, ed è nato alla fine degli anni 50 e aperto nel 1960 come sala teatrale e come auditorium. L’attività era alternata tra spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche, in un tempo in cui non c’era ancora il Palacongressi e lo Studio Foce.

«Con la decisione della città di non investire nella ristrutturazione della struttura – ci spiega don Italo Molinaro – l’associazione non aveva più i mezzi per poter rilanciare il cinema teatro. Ora c’è il nuovo stabile, e si è dunque deciso di voltare pagina senza però dimenticare il ‘marchio’ Cittadella, che aveva ancora un importante significato per Lugano. Per questo abbiamo creato un nuovo sodalizio con delle figure più giovani legate alla città e con attività professionali nell’ambito economico, dell’insegnamento, del giornalismo eccetera. Sono persone che hanno voglia di mettersi a disposizione per questi obiettivi. Oggi l’associazione è senza scopo di lucro e tutto l’eventuale ricavato delle attività andrà a favore della Parrocchia di Lugano». Alcuni, conclude il parroco, «pensano che il Cittadella non ci sia più, ma in realtà ha solo una forma diversa, ma sempre nello spirito culturale delle origini».

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