Luganese

‘A cavallo del fiume Tresa’, prevenzione e gestione emergenze

Si tratta di un progetto Interreg frutto della collaborazione tra il Dipartimento del territorio e l’Agenzia interregionale per il fiume Po

‘Proteggere il territorio dai pericoli gravitativi e d’inondazione’
(Dipartimento del territorio)
9 novembre 2023
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Si è tenuta oggi a Lavena Ponte Tresa la conferenza stampa di presentazione del progetto Interreg ‘A cavallo del fiume Tresa: prevenzione e gestione comune delle emergenze’. Un progetto frutto della collaborazione tra il Dipartimento del territorio e l’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo). La presentazione era volta a illustrare una panoramica generale dei risultati scaturiti dal progetto che ha l’obiettivo di proteggere il territorio dai pericoli gravitativi e d’inondazione.

Scenari a rischio

Dal 2000 un’importante criticità della zona è rappresentata, in territorio italiano, dalla frana attiva di Cremenaga nel comune di Cadegliano-Viconago, che ha causato interruzioni della viabilità nella strada Anas Ss 344dir (ex strada provinciale 61). A seguito di una piena nel 2002, l’erosione dell’alveo in atto rappresenta un’ulteriore minaccia per la sicurezza del territorio e delle infrastrutture. Gli studi geologici condotti hanno confermato gli scenari di rischio a seguito di eventi franosi che coinvolgerebbero, a partire dal versante montano, la strada Anas e il fiume Tresa, sino ai pozzi di captazione a uso idropotabile su suolo svizzero.

Lavori in corso

Le opere già eseguite concernono la rampa dinamica per stabilizzare il greto del fiume Tresa e la scogliera in sponda svizzera nella tratta interessata di competenza dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, mentre sono in corso i lavori di competenza dell’Ufficio dei corsi d’acqua. Si tratta, si legge nel comunicato stampa, della rampa dinamica ubicata a monte di quella dell’AIPo, la relativa scogliera e i lavori per riattivare il braccio secondario nella zona golenale a valle della confluenza con il torrente Lisora nonché i lavori di compenso ambientale lungo lo stesso torrente per permettere la migrazione della fauna e in modo particolare la fauna ittica. Le indagini hanno infatti evidenziato un movimento profondo tale da impedire una sua completa stabilizzazione ma che necessita di un continuo monitoraggio e di politiche di contenimento degli effetti che la sua attivazione potrebbe provocare.

All’incontro con i media sono intervenuti il presidente AIPo e Assessore al territorio e sistemi verdi della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, direttore dei Servizi generali e coordinatore del Dipartimento del territorio, Sandro De-Stefani, il sindaco del Comune di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino, il sindaco del Comune di Cadegliano Viconago, Arnaldo Tordi, il sindaco del Comune di Cremenaga, Domenico Rigazzi e la vicesindaca del Comune di Tresa, Margherita Manzini.

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