Luganese

Rifiuti, TresaSostenibile consegna 314 firme

Il movimento critica le recenti modifiche della gestione della spazzatura che causano ‘disagi e rischiano di disincentivare la raccolta differenziata’

(Da sin.): Stefano Spinelli, Rolando Stoppa, vicesegretario comunale, e Stefano Klett
22 settembre 2023
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“Dopo le modifiche inerenti alla raccolta dei rifiuti entrate in vigore il 1° aprile 2023, i residenti del Comune di Tresa hanno riscontrato diversi disagi che rischiano di disincentivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani”. Questi cambiamenti sono andati di traverso al movimento civico e politico TresaSostenibile, che ha lanciato una petizione per esprimere il malcontento della popolazione. Una petizione sottoscritta da 314 cittadini che è stata consegnata oggi alla Casa comunale di Tresa.

Eliminati gli ecopunti per due ecocentri

Il disappunto riguarda “la decisione di eliminare degli ecopunti o, da questi, di sopprimere la raccolta di certi materiali – in particolare, carta e materie plastiche, per concentrarla nei due ecocentri. Ecocentri peraltro raggiungibili unicamente con l’automobile (mettendo in questo modo in difficoltà i molti cittadini, tanti anziani ma non solo, che ne sono sprovvisti o che preferiscono utilizzarla il meno possibile, anche per rispetto verso l’ambiente)”. Non solo. TresaSostenibile ritiene “assolutamente insufficiente la frequenza di apertura degli ecocentri (due volte 3 ore a settimana)”. Secondo i promotori della raccolta firme, basterebbe “prendere esempio dai Comuni circostanti, dove si riscontra maggior disponibilità nel venire incontro alle possibilità e alle esigenze dei cittadini”.

‘Decisioni da rivedere’

In merito alla modalità attraverso la quale sono state adottate le modifiche, il movimento vorrebbe “che l’esecutivo coinvolgesse di più la popolazione in questo processo decisionale, tenendo in maggior conto le sue esigenze, anche quando queste possono scontrarsi con le cifre dettate dalla pura e stretta razionalità economica”. TresaSostenibile considera che “il problema ambientale abbia ormai assunto un carattere prioritario e che i Comuni, per questo motivo, debbano perseguire politiche che incentivino l’azione virtuosa del cittadino, piuttosto che ostacolarla limitando – come nel caso in questione – la dislocazione dei punti dove poter depositare i vari materiali riciclabili”. La petizione chiede pertanto “di rivedere le decisioni prese in materia tenendo presente le esigenze espresse dalle varie componenti della nostra cittadinanza in un serio e leale dialogo con l’esecutivo”.

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