Luganese

‘In quarant'anni non avevo mai visto una grandinata simile’

Piante, case e automobili le principali vittime della tempesta di martedì sera. Diversi gli interventi eseguiti dal Corpo pompieri di Melide

Ingenti danni materiali, ma nessun ferito
(Ti-Press/Archivio)
31 maggio 2023
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È stata una serata intensa per il Corpo pompieri di Melide, alle prese con i danni causati dalla violenta grandinata che martedì 30 maggio ha colpito parte del Sottoceneri. Come spiegato dal comandante Marzio Riva, gli interventi dei pompieri si sono resi necessari unicamente a Melide, a Bissone e ad Arogno. «Il grosso è avvenuto tra le 19 e le 23 – afferma Riva –. I danni maggiori sono stati causati dalla grandine che ha rotto dei lucernari, con conseguente allagamento nelle abitazioni, prevalentemente a Melide. Sempre a Melide abbiamo inoltre ricevuto un allarme scoscendimento, inviato da una rete paramassi nella valle in zona via Carona. Dopo aver controllato, abbiamo constatato che c’è stato un lieve scoscendimento, che però non ha reso necessario un'evacuazione».

Fortunatamente non sono stati segnalati feriti, ma i danni materiali sono stati ingenti. In tutti i Comuni sono stati infatti segnalati danni alle case, tapparelle rotte e allagamenti, così come ai parabrezza delle automobili. Gravi danneggiamenti anche a orti e alberi.

‘Mai vista una grandinata simile'

Il sindaco di Melide Angelo Geninazzi, il giorno dopo è ancora colpito dalla violenza delle precipitazioni. «In quarant'anni che vivo qui non avevo mai visto una grandinata simile, c'erano chicchi grandi come palline da golf. La squadra esterna è rimasta al lavoro tutt’oggi per le riparazioni ma non basterà per sistemare tutto. Diversi alberi sono stati letteralmente tritati, idem le aiuole, in paese ci sono molti danne alle tapparelle delle case, soprattutto nella parte alta di Melide, e alle auto. Anche uno dei veicoli del Comune è stato colpito. Non ci sono invece, che io sappia, allagamenti di strade, almeno in paese.

A Bissone in via precauzionale ci sono stati pure degli sfollati: nella valle Ova Drizza di Bissone, dove già l'anno scorso erano state effettuate delle evacuazioni preventive. «A causa della discesa di materiale – continua Marzio Riva –, due persone sono state invitate, in accordo con le autorità politiche, a passare la notte da parenti, perché ieri sera non era possibile valutare la situazione. Questa mattina (mercoledì ndr) i tecnici hanno valutato che la situazione fosse sicura, facendoli rientrare in casa, con la prerogativa che si sarebbero dovuti nuovamente allontanare nel caso scoppiasse un nuovo temporale».«In effetti – ci dice il sindaco Andrea Incerti – eravamo preoccupati per un ulteriore allarme meteo annunciato verso le 23, che poi non si è avverato. Come Comune eravamo pronti a ospitare queste persone in albergo, ma poi hanno trovato un'altra soluzione. Per quanto riguarda i danni, si può dire che acqua e grandine hanno colpito sia il nucleo che la zona lago, stiamo lavorando per il ripristino anche su via Collina e in via Campione. La squadra esterna era stata allertata per tempo e tutto è sotto controllo. Anche il Lido ha subito dei danni, soprattutto alle piante. Era comunque chiuso per il maltempo previsto, appena il... sole ce lo permetterà il Lido verrà riaperto».

Meno danni ad Arogno e Campione

Anche il Comune di Arogno ha richiesto l'intervento dei pompieri, principalmente «per svuotare dei garage dall'acqua. Il problema nasce dal fatto che la grandine, quando è troppo abbondante, ostruisce i tombini impedendo all'acqua di defluire, deviandola verso le case». Come confermato dal Municipio, non sono stati riportati danni straordinari, fatta eccezione per qualche allagamento, nonché per le attività orticole, che tra tutto sono quelle ad aver riportato più problemi.

Nulla di grave nemmeno dall'altra parte del lago, a Campione d'Italia, come confermato dal sindaco Roberto Canesi. «Sì ci sono stati danni nel senso che piante e foglie hanno otturato gli scarichi – spiega il primo cittadino dell'enclave –, ma niente di particolarmente grave se non qualche macchina ammaccata».

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