Luganese

Un car pooling pratico ma anche utile alle relazioni sociali

La società luganese BePooler ha ricevuto un premio ‘etico’ a Yverdon-les-Bains

Mirko Baruffini alla premiazione
(Anthony Demierre)
26 maggio 2023
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Il riconoscimento ha un nome altisonante: “Prix suisse de l’éthique”, ovvero premio svizzero dell'etica. Tre i premiati quest'anno e fra di essi c’è un vincitore ticinese, la società BePooler Sa di Lugano. È una ditta specializzata nell'implementazione presso le aziende del trasporto condiviso, ovvero nell'utilizzo della stessa auto fra due viaggiatori – spesso pendolari – che possono organizzare il viaggio, e il parcheggio del mezzo, attraverso una ‘app’. Così mercoledì a Yverdon-les-Bains Mirko Baruffini, ceo di Bepooler, ha ricevuto dalle mani del consigliere di Stato vodese Frédéric Borloz il premio, consistente in un cubo dalle proprietà metamorfiche realizzato dall'artista Etienne Krähenbühl. Per la giuria, presieduta dallo stesso Borloz, Beepooler ha il merito non solo di ridurre le auto in circolazione e con esse le emissioni di CO2, ma anche quello di tessere un sistema di solidarietà e di legami sociali.

«È una cosa che ci ha fatto molto piacere, sul palco mi è stato permesso di dire due parole in italiano con alle mie spalle la traduzione in francese» ci dice Mirko Baruffini. «Da quanto ci è stato spiegato, più che per il prodotto tecnologico, siamo stati premiati per il cambiamento culturale, dello stile di vita, nel testo in inglese c’è anche scritto che la nostra app favorisce la socialità e le relazioni sociali. A proposito dell'aspetto sociale, attraverso le aziende con cui lavoriamo ci sono anche degli incentivi, una gratifica in busta paga oppure il posteggio gratuito. Dopodiché ovviamente il car pooling favorisce conoscenze e rapporti tra colleghi».

Viaggi condivisi

«Favoriamo un car pooling internazionale, senza restrizioni di sorta. Noi non abbiamo una flotta, le auto appartengono di regola ai partecipanti. Tra i vantaggi per chi partecipa, oltre alla condivisone delle spese, ci sono la disponibilità di parcheggi aziendali, anche per persone che arrivano da fuori, poi siamo in grado di riservare il posteggio per auto elettriche, bici e moto. In più ci interfacciamo con i grandi attori della mobilità pubblica, per esempio offriamo posteggi di scambio presso le stazioni di Mendrisio, Stabio e Chiasso, Il programma delle stazioni è attivo già dal 2020, poi c’è stato il Covid perciò in pochi lo conoscono... Con le Sbb siamo in discussione per replicare esperimenti simili in Svizzera tedesca. E poi a Lugano siamo coinvolti nel progetto di MixMyRide", che è una app recentemente lanciata che propone, attraverso degli algoritmi, un uso misto ed efficace di mezzi pubblici e privati.

«L'obiettivo è sempre quello di ridurre il traffico individuale motorizzato, ma non quello di combattere l'automobile, come vorrebbe una certa campagna mediatica. Noi spingiamo per un utilizzo diverso del veicolo". Ci può dare qualche cifra? "All'atto pratico, Bepooler è riuscita a coinvolgere circa 15mila iscritti, di cui circa 6/7'000 che fanno viaggi con destinazione il Ticino. Sono per il 90% frontalieri; non per scelta nostra, devo dire, il problema di traffico c’è anche fra Bellinzona e Lugano. I nostri grandi clienti sono uno a Stabio, e due a Mezzovico, per fare un esempio, mentre i viaggi verso la Leventina e il Locarnese sono molto pochi. I viaggi dal Ticino in direzione Italia sono ancora pochi, ma c’è chi si dirige a Milano attraverso la nostra app, a Milano abbiamo 58 posteggi di scambio presso gli autosili Atm e dall'inizio di gennaio, avendo vinto un concorso, gestiamo gli ingressi di auto in car pooling nell'area B della città, (semi-centrale) che è vietata a determinate categorie di auto a benzina e diesel».

Partner delle aziende

Come si finanzia BePooler? «L'utilizzo della app è gratuito. Il nostro modello di business si basa sul servizio per le aziende, dopodiché abbiamo anche una piccola feed dalle transazioni tra gli utenti per le spese di viaggio, anche se spesso il rimborso del passeggero verso chi ha messo a disposizione l'auto avviene, diciamo così, regolandosi fuori sacco. Altre fonti di finanziamento arrivano da progetti di ricerca, come appunto MixMyRide, o da contributi pubblici, e fra questi ci tengo a citare quello del Comune di Chiasso».

Tornando al ’Prix suisse de l’éthique’, gli altri due vincitori sono il datacenter ecologico di Infomaniak, che promuove le energie rinnovabili, e la ‘Petite épicerie’ di Bavois, una rete di piccole drogherie di paese. Il premio è stato lanciato nel 2005 dall'Alta scuola di ingegneria e di gestione del Canton Vaud.

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