Luganese

Lugano, Giudici: ‘Il Municipio annaspa sui grandi progetti’

All'assemblea di Besso Pulita! Re Giorgio non lesina critiche nei confronti dell'attuale esecutivo che pare sia in uno stato di ‘confusione totale’

In sintesi:
  • ‘Non si può improvvisare’
  • Le critiche che gli sono state mosse per aver lasciato una città in fallimento sono quelle che gli hanno fatto più male
L’ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici
(Ti-Press/Archivio)
10 maggio 2023
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«Pare ci sia una confusione totale sui grandi progetti nell'attuale Municipio. Mi auguro che in futuro si riesca a mantenere il ruolo trainante di Lugano, anche al di fuori dei confini nazionali. Considero unica la mia città e continuo a sognare». Non è stato tenero nei confronti della politica cittadina l'ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici, che ha parlato stasera all'assemblea di ‘Besso pulita!’, riunitasi alla fattoria Moncucchetto. Il suo intervento, moderato dal giornalista Alfonso Tuor, è stato una sorta di monologo, al termine del quale, Re Giorgio ha rilevato due lacune sostanziali nell'esecutivo cittadino: l'assenza di un trascinatore e la carenza di visioni di ampio respiro.

‘Non si può improvvisare’

Colui che è stato municipale a Lugano per 35 anni e sindaco per 29 (dal 1984 al 2013, ndr.), quale attenuante, ha tuttavia riconosciuto le maggiori difficoltà di lavorare in un esecutivo di sette persone. «In cinque si lavorava meglio, anche se spesso i miei colleghi erano costretti a deglutire – ha raccontato Giudici –. Il mio vuole essere un giudizio comprensivo, nella speranza che l'attuale politica riesca a concretizzare i dossier che avevamo lasciato in eredità. Bisogna dire che, però, non si improvvisano i grandi progetti ideati in contesti storici diversi. Pare che oggi l'esecutivo stia annaspando». Re Giorgio non ha nascosto la propria amarezza: «Nessuno degli attuali municipali è però mai venuto a chiedermi i motivi alla base delle scelte che vennero fatte quando ero sindaco».

‘Oggi, il Ticino è una città’

Nel suo intervento, Giudici ha ripercorso le tappe principali di un percorso politico nato in una situazione politica, storica e socio-economica completamente diversa. Una situazione nella quale si cominciavano però a intuire i grossi cambiamenti all'orizzonte. Propria per questa ragione, ha spiegato, «ho promosso e sostenuto le aggregazioni, che una volta si chiamavano fusioni, ma non tra Comuni periferici, come avrebbe voluto l'allora consigliere di Stato Alex Pedrazzini, bensì partendo dalla città. Col passare degli anni siamo riusciti a ribaltare l'approccio. Oggi, a chi mi chiede della città Ticino, rispondo che il Ticino è una città e, un giorno o l'altro, i confini comunali spariranno. Nel 1988, venne costituita la Commissione regionale dei trasporti e, in quegli anni, ideai la politica dei Poli, che ebbe il suo primo sbocco, solo pochi anni dopo, attraverso la nascita dell'Università della svizzera italiana».

Polo congressuale, ‘arenato’

Le critiche che gli sono state mosse di aver lasciato una città in fallimento sono quelle che gli hanno fatto più male. Bruciano ancora oggi, anche se è trascorso parecchio tempo da quando ha lasciato il posto a Michele Bertini, nel 2014, dopo che, l'anno prima, Marco Borradori l'aveva battuto alle elezioni comunali. «Critiche gratuite, perché il patrimonio immobiliare era ed è ben superiore al debito. Peraltro, i rimproveri sono stati fatti da chi non ha ancora dimostrato di saper fare», ha detto Giudici, che ha invece avuto parole di stima nei confronti di Ugo Cancelli, presidente di Besso Pulita! Re Giorgio ha definito la sua esperienza politica entusiasmante. Impossibile riassumere tutte le fasi e le iniziative che ha raccontato all'assemblea, dal Polo culturale, al casinò di Lugano all'interno di quello che era il teatro Kursaal, dal Polo sportivo a quello congressuale al Campo Marzio, che «purtroppo si è arenato». Giudici è ancora convinto che le Ail Sa debbano avere la sede fiscale a Lugano, «non a Muzzano e che l'attuale legge sulle commesse pubbliche sia una vera e propria jattura».

Nel quartiere ancora spaccio

Dal canto suo, il presidente Ugo Cancelli ha sottolineato che, «sul fronte dello spaccio, purtroppo in aumento, continuiamo a monitorare la situazione e a collaborare attivamente con la polizia, mentre il problema delle truffe agli anziani, che ha colpito anche Besso, ci impegnerà sul fronte dell’informazione». Il presidente del sodalizio sorto 15 anni fa, ha poi messo in evidenza le numerose attività organizzate nel 2022 (lezioni di danza di Dmc Studio per i ragazzi e adulti, di Pilates e Yoga) e il mantenimento dell'Infopoint e dei corsi per gli anziani.

Un aiuto a chi non ha soldi per la spesa

Non solo. «Grazie ai volontari sono ancora state aiutate numerose persone del quartiere con la spesa, un sostegno psicologico, l’ascolto e l’aiuto diretto – ha aggiunto Cancelli –. Abbiamo continuato a distribuire, nel limite delle nostre possibilità, buoni acquisto per dare un colpo di mano ai più bisognosi. Questo è stato possibile grazie alla grande generosità di Aila, l’Associazione italiana di Lugano per gli anziani. Un ricordo sentito al loro presidente onorario Gianni Macconi al quale Besso Pulita! ha dedicato la sala della sede di via Sorengo 2».

Nel suo intervento, il presidente ha ringraziato anche gli altri sponsor, tra cui la Città di Lugano: «Senza il loro sostegno, non saremmo riusciti a mantenere l'attività e una presenza capillare nel quartiere. Purtroppo i conti 2022 hanno chiuso in rosso e quest’anno dovremo considerare attentamente le uscite». Tra le attività di utilità pubblica svolte lo scorso anno, sono stati ricordati gli eventi promossi ai giardinetti provvisori realizzati dalla Città all’ex Pestalozzi, «l'impegno per l’ambiente e il poco verde che resta a Besso e a favore della vivibilità del quartiere, colpito dai lavori alla stazione. Anche quest’anno, domenica 11 giugno si svolgerà il tradizionale spettacolo finale di Dmc Studio».

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