Luganese

C’è chi prende di mira i gatti, li tortura e li uccide

Segnalazione inquietante nel quartiere luganese di Aldesago. Una famiglia ritrova l’animale decapitato davanti alla porta di casa. Scatta la denuncia

In sintesi:
  • Gatti torturati e mutilati fra Aldesago e Ruvigliana: aperta un’inchiesta per quattro casi
  • I primi maltrattamenti risalgono ad almeno tre anni fa
  • Le testimonianze dei proprietari e del vicinato: mici con la corda al collo, la coda tagliata o gli arti spezzati
Confermata l’apertura di un’inchiesta

«Purtroppo è vero. È capitato a una famiglia, con due bambini. Il gatto era scomparso dal giorno prima e la mattina dopo l’hanno trovato decapitato davanti all’uscio di casa». La testimonianza è di una persona che preferisce restare anonima ma comunque ha accettato di raccontare quello che sta capitando. In sostanza, c’è in circolazione una persona che ha preso di mira i gatti: a quanto pare maltratta gli animali, arrivando talvolta a ucciderli. La Polizia cantonale ha confermato l’apertura di un’inchiesta, e che l’ipotesi di reato nei confronti dell’autore o degli autori, al momento ancora ignoti, è di maltrattamento di animali, un crimine che può essere punibile con una pena detentiva fino a tre anni.

Maltrattamenti penalmente rilevanti

Tutto nasce da un’informazione pubblicata su Facebook. Il post pubblicato da SOS Animali Ticino è inquietante: «Ci segnalano che in zona Ruvigliana-Aldesago c’è qualcuno che ruba i gatti, li tortura, mutila o uccide per poi riportarli davanti a casa dei padroni. Sono state fatte alcune denunce (la polizia purtroppo non può fare granché) ma sarebbe di grande aiuto se l’informazione venisse condivisa sui social e se gli abitanti tenessero gli occhi aperti/spargessero la voce nel caso in cui vedessero o sentissero qualcosa». In base ai racconti, stiamo parlando di gravi maltrattamenti. Qualora il o i responsabili fossero individuati, nei loro confronti scatterebbe la condanna di natura penale per violazione della legge federale sulla protezione degli animali.

‘Al mio gatto hanno tagliato la coda’

Un’altra testimone, da noi raggiunta, rivela che i fatti risalgono allo scorso ottobre. «Il mio gatto è scomparso per una notte. Quando è tornato aveva la coda tagliata e non riusciva a camminare per un problema all’anca, ho dovuto farlo operare». Non ci sono dubbi che si sia trattato di un atto di tortura, sostiene Amelia, la padrona del gatto. «Il veterinario ha confermato che non può essersi trattato né di un incidente ne di un'aggressione da parte di un altro animale, perché il taglio alla coda era troppo netto» spiega.

Di peggio è capitato al vicino della donna, residente nel quartiere di Aldesago: «Il suo gatto è stato trovato con la testa tagliata, mentre il gatto di un altro vicino è scomparso per tre giorni, per poi tornare senza quasi riuscire a camminare». Il caso più recente sembra essere invece accaduto a Ruvigliana, dove un gatto sarebbe stato ritrovato con la testa e gli arti mozzati. La Polizia cantonale ha confermato che al momento sono stati segnalati quattro casi.

Il primo caso risalente a tre anni fa

Pare che questo genere di macabri avvenimenti non siano del tutto nuovi in quella zona. La signora Amelia afferma infatti che il suo gatto era già stato preso di mira tre anni fa. «Il mio gatto era tornato a casa con una corda legata intorno al collo – rivela la donna –. Sembrava proprio che qualcuno avesse tentato di strangolarlo, e la corda sembrava essere stata tagliata con gli artigli, segno che in qualche modo era riuscito a liberarsi».

‘Attenzione ti stiamo guardando’

Una residente ci racconta di aver anche visto un gatto che è stato tosato per metà sul dorso. L’animale circola ma non si lascia avvicinare, sembra terrorizzato. Lungo un sentiero è apparso un cartello sul quale sono state scritte parole che sembrano un avvertimento: ‘Attenzione ti stiamo guardando’. Non è tuttavia sicuro che gli autori si riferiscano ai fatti inquietanti capitati ad Aldesago.

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