Muoversi ecologicamente fino all'ultimo chilometro

Si chiama MixMyRide, è una ‘app’ e vorrebbe rivoluzionare il modo di spostarsi in Svizzera. Iniziando da Lugano, che con Ginevra e Winterthur lancia la fase di sperimentazione. Ha genitori nobili questa applicazione, dall'Ufficio federale dell'energia che finanzia il progetto di ricerca, a chi lo realizza come la Scuola universitaria professionale (Supsi) il Lugano living lab (laboratorio di innovazione del Comune) e la società BePooler già attiva nel campo del carpooling aziendale. Si cercano utenti volontari, almeno un migliaio, per sperimentare sul campo il sistema che promette di combinare al meglio l'uso di treni, biciclette, bus, auto private e mezzi a noleggio; sono previsti premi per i partecipanti.

A distinguere MixMyRide nella sterminata galassia di applicazioni per telefonini, alcune delle quali dedicate proprio ai servizi pubblici, è la combinazione dentro un solo strumento dei diversi vettori. Non solo treni e bus insomma, ma anche, per esempio, la bicicletta propria, il bike sharing (le biciclette a noleggio), il carpooling cioè la condivisione dell'auto. Algoritmi al lavoro, dunque, per fornire al volo la soluzione giusta. Si digitano i luoghi di partenza e di destinazione. In un lampo ecco la soluzione vincente: treno più bicicletta, bus più auto condivisa e così via, naturalmente dentro i parametri decisi dall'utilizzatore. Lo sforzo dei ricercatori informatici è stato presentato in una conferenza stampa al Campus Supsi di Viganello, presenti i principali attori, come la direttrice del DIpartimento tecnologie innovative presso la Supsi, Milena Properzi, il ricercatore Marco Derboni, il municipale di Lugano e presidente della Tpl Sa Filippo Lombardi e il direttore di BePooler Sa Mirko Baruffini.

Il rilancio del carpooling

L'intento finale del gruppo di lavoro è ridurre finalmente l'uso dell'auto personale, che vede Lugano maglia nera nelle classifiche nazionali delle città. Un fattore che poi si ripercuote negativamente a livello di traffico, inquinamento e qualità di vita. Il trasporto pubblico è stato potenziato non poco, anche in direzione delle valli periferiche, ma è un sistema che mantiene una sua rigidità, nel Ticino dei mille villaggi, spesso aggrappati a colline, storicamente difficili da collegare. Il famoso "ultimo chilometro", la scarpinata dalla fermata a casa propria, il bus che manca la sera: tutto quello che scoraggia dall'uso dei mezzi collettivi, viene qui affrontato col prezioso supporto dei sistemi di condivisione di veicoli individuali, siano essi relativi a bici elettriche o automobili. Un'attenzione particolare i ricercatori l'hanno dedicata proprio al sistema di carpooling. Diversi accorgimenti dovrebbero migliorare l'esperienza di viaggio: dalla scheda del ‘driver’ che offre il passaggio, alle valutazioni che ha ottenuto dai precedenti passeggeri, per esempio, ma anche un calcolo di copertura dei costi suggerito dal sistema, vale a dire quando il passeggero dovrebbe versare all'autista. Non è prevista una fatturazione all'interno della app, i compensi vanno insomma regolati direttamente fra gli utenti. Un altro accorgimento riguarda il numero massimo di ‘passaggi’ che un driver può fornire: si tratta di evitare che la app venga usata da taxisti abusivi. E comunque, a differenza di applicazioni dedicate al solo car pooling, come la conosciuta Blablacar, qui c‘è l'implementazione in scala locale combinata con quanto già esistente in materia di mezzi pubblici e altri vettori.

Funzionerà? La sperimentazione sul campo vuole individuare proprio limiti ed eventuali ‘bug' del sistema. Chiunque può partecipare, la app è scaricabile da subito. «Qualsiasi segnalazione di errori o problemi è benvenuta», dicono gli artefici di MixMyRide. Tra i volontari (devono avere almeno 16 anni) che accetteranno di rispondere ai formulari, fornendo i loro feeback, gli utenti e autisti di carpooling, verranno estratti premi a intervalli regolari. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito https://mixmyride.com/it/. La sperimentazione sul campo durerà fino al 29 febbraio 2024, e a quel punto l'applicazione dovrebbe essere matura per l'uso su larga scala.