Luganese

Aeroporto e Moov Airways, ‘prematuro parlare di trattative’

La società vorrebbe reintrodurre i voli di linea nello scalo luganese. Il Municipio risponde a un'interrogazione che riguarda i contatti con la compagnia

(archivio Ti-Press)
26 marzo 2023
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“La capacità operativa strutturale dell'aeroporto permetterebbe ancora potenzialmente l'effettuazione di voli di linea o charter. Diverso il discorso dell'organico dei collaboratori che per far fronte ai servizi richiesti da voli di linea regolari necessiterebbe di un potenziamento; potenziamento che, comportando una presa a carico di importanti costi fissi, dovrebbe essere accompagnato da sufficienti garanzie di continuità dell'operazione e di sostenibilità finanziaria”. Sono queste le premesse, formulate dal Municipio di Lugano, presenti nella risposta a un'interrogazione a tema ‘aeroporto di Lugano’. La consigliera comunale Sara Beretta Piccoli (Indipendenti), aveva infatti chiesto lumi all'esecutivo riguardo alle trattative con la società Moov Airways, che vorrebbe reintrodurre i voli di linea nello scalo luganese.

Valutazione del progetto ancora in fase preliminare

In particolare Beretta Piccoli chiedeva per quale motivo il legislativo fosse venuto a conoscenza delle discussioni tra le parti solo a gennaio, tramite i media. Ai microfoni della Rsi il Ceo e fondatore della società, Alvaro Nogueira de Oliveira, aveva sostenuto di essere in contatto con la Città dal 2021. In risposta alla consigliera comunale, viene spiegato che “la proposta della Moov Airways è stata attivata nello scorso mese di novembre con una formale comunicazione al Municipio e con la presa di contatto con la direzione aeroportuale. I media locali hanno dato spazio a questa proposta dopo la riunione con una delegazione del Municipio del 13 gennaio”. Per il legislativo il progetto è ancora in una fase preliminare di valutazione e non è possibile “trarre indicazioni sulla sua effettiva fattibilità”. Nell'interrogazione veniva inoltre chiesto se le trattative intraprese nel 2021 con Moov Airways fossero legate alla ‘call of interest’ indetta dal Municipio in quel periodo. L'esecutivo conferma che “l'attuale proposta della Moov Airways Ag è uno sviluppo di una loro indicazione formalizzata nel novembre 2020”. Viene però sottolineato che è prematuro parlare di trattativa. È piuttosto “una prima fase di valutazione di fattibilità del loro progetto basato su una compagnia virtuale che vorrebbe portare nell'aviazione regionale, prima volta a livello europeo, l'approccio ‘low cost’”.

Questioni finanziarie al centro

Beretta Piccoli aveva inoltre chiesto al Municipio per quale motivo quest'ultimo interpelli il Consiglio comunale unicamente per questioni finanziarie. In replica a ciò, il legislativo ricorda che la Città sta gestendo l'aeroporto solo in maniera transitoria e che la priorità è quella di un controllo degli aspetti finanziari. Nel frattempo, “ci sono altre compagnie che si sono proposte per riattivare i voli?”. A questa domanda presente nell'interrogazione, il Municipio risponde di no: “Nel recente passato alcuni segnali di interesse in questo senso non hanno portato a delle vere e proprie trattative”.

Restando negli aspetti finanziari, la consigliera comunale chiedeva se siano stati fatti approfondimenti sull'affidabilità della società e dell'amministratore delegato, “visto che afferma di attingere a fondi inesistenti e a Blockchain ipotetiche per l'attuazione dei suoi progetti”. Il Municipio indica che nella fase in cui si trova la valutazione, ci si limita agli aspetti operativi. Alla compagnia è stato chiesto di dimostrare la fattibilità del progetto, ma “a oggi non abbiamo precise rispondenze su questo quesito”. In ogni caso, però, “se il progetto sarà ritenuto realizzabile, si chiederà all'operatore una formale garanzia bancaria di una primaria banca svizzera, che copra i relativi rischi finanziari”. Riguardo all'idea di Moov Airways, il Municipio spiega che “per sviluppare il progetto ‘compagnia aerea virtuale’ il promotore sfrutta gli attuali orari d'apertura dell'aeroporto e l'attuale infrastruttura operativa”. Viene però sottolineato, come detto nelle premesse, che tutto ciò implicherebbe comunque una disponibilità di risorse umane maggiore di quella attuale.

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