Luganese

Gli sportelli digitali di Lugano sono un successo

A quattro anni dal lancio, i dati sulla digitalizzazione dei servizi comunali sembrano promettere bene

Uno sportello a portata di clic
(Ti-Press)
16 marzo 2023
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«La digitalizzazione è uno dei grandi temi per la Città di Lugano, perché essa significa migliorare l’efficienza burocratica e offrire servizi più semplici ed efficaci ai cittadini». Ha esordito così il sindaco di Lugano Michele Foletti durante la conferenza stampa indetta quest’oggi a Palazzo civico, per presentare i progressi raggiunti dallo sportello online della Città, egov.lugano.ch.

Progressi che risultano evidenti dai numeri, con circa 26mila cittadini registrati e attivi. «Una cifra proporzionalmente più alta rispetto alle altre Città con sistemi simili – ha specificato Enrico Gulfi, direttore della Divisione informatica – che in genere raggiungono al massimo il 20 per cento della popolazione».

«Lo sportello digitale offre diversi vantaggi rispetto a quello tradizionale – ha continuato Foletti –, come la riduzione delle tempistiche e una maggiore sicurezza nella trasmissione dei documenti. Permette inoltre di ridurre il lavoro amministrativo, così come il rischio di errori».

Lo sportello molto smart

Sono 134 i servizi offerti dallo sportello egov, attivato nell’aprile del 2019: 30 di essi sono definiti servizi "smart", ovvero resi più efficienti grazie all’implementazione dei dati già presenti nel sistema. A differenza dei 104 servizi "tradizionali", un formulario smart potrà ad esempio essere compilato più velocemente, i documenti potranno essere inviati direttamente all’interno del sistema in maniera sicura, e infine si potrà effettuare un pagamento immediato della prestazione. Tutto questo agevola l’automazione dei processi, riducendo le operazioni manuali di un eventuale funzionario. Dal 2019 sono stati avviati circa 100mila di questi servizi, tra cui figurano: rilascio dei certificati di residenza, richiesta di attestati fiscali, iscrizione ad attività extrascolastiche e candidatura per posti di lavoro.

«Non tutti i 104 servizi tradizionali potranno essere completamente digitalizzati – ha approfondito Tiziano Galeazzi, capodicastero Consulenza e gestione –, perché la legislazione legata alle firme digitali è molto complessa».

Le cifre

Stando ai dati forniti dalla Città, lo sportello online viene consultato duemila volte al giorno, evadendo quotidianamente circa novanta richieste, di cui oltre un terzo costituito da candidature di lavoro. Oltre ai summenzionati 26mila cittadini iscritti, vanno anche menzionate le 388 imprese registrate. Dalla sua apertura sono state registrate 19mila transazioni, effettuabili tramite i metodi più classici come Twint, Postcard e carte di credito. A partire da aprile dovrebbe inoltre essere possibile effettuare i pagamenti in criptovalute: saranno infatti accettati bitcoin, bitcoin lighting e tether (usdt), «ma l’incasso avverrà unicamente in franchi – ha garantito Gulfi – perché il sistema effettuerà immediatamente la conversione».

‘Lugano non lascia indietro nessuno’

«Non bisogna dimenticare che ci sono molte persone con poca dimestichezza con il mondo digitale – ha spiegato Galeazzi –. Come ho già detto, la Città di Lugano non lascia indietro nessuno, ed è per questo che continueremo a mantenere attivo il servizio allo sportello».

Il Comune offre inoltre la possibilità ai cittadini, in collaborazione con le università, di seguire dei corsi di alfabetizzazione digitale dove verranno assistiti, in incontri di mezza giornata, nell’utilizzo del sistema online.

Dare l’esempio

«In un certo senso si può dire che siamo stati dei precursori rispetto a molte amministrazioni – ha detto Foletti –, anche a livello cantonale. Ora che i grandi centri cittadini si stanno sempre più digitalizzando sarebbe bello avere un sistema condiviso anche con il Cantone».

«La Città si mette certamente a disposizione ad aiutare i Comuni che sono interessati alla digitalizzazione. Mi rendo conto che quelli con pochi abitanti difficilmente introdurranno un sistema completamente digitale, ma per quelli medi o medio-grandi un sistema simile al nostro può essere di sicuro un bell’aiuto».

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