Luganese

Presentato un nuovo progetto pilota contro la violenza

L’iniziativa di Ciao Table serve a insegnare come gestire situazioni legate a violenza fisica, psicologica e online. È rivolta anche ad amici e familiari

Piera Serra e Daniella Frei, ideatrici del progetto, insieme a Domenico Mazzaglia presidente del Lions Club Monteceneri

Un nuovo progetto a sostegno delle persone toccate da situazioni di violenza. È questa l’iniziativa pilota di Ciao Table, presentata oggi alla sede della Croce Rossa Svizzera sezione sottocenerina, in via alla Campagna 9 a Lugano. L’idea nasce nel 2021, non solo con lo scopo d’incentivare gli scambi sociali, ma anche di tutelare e sostenere familiari o amici di una persona che compie o subisce violenza, sia essa fisica, psicologica o persino online. Presenti alla conferenza Natascia Caccia del Comitato FaftPlus (Federazione Associazioni Femminili Ticinese Plus) e Domenico Mazzaglia, presidente del Lions Club Monteceneri, che insieme alla Città di Lugano e Migros Percento Culturale (Progetti pilota) sostiene l’iniziativa, oltre ai rappresentanti di Ciao Table la presidentessa Piera Serra e Danilla Frei, entrambe psicologhe e psicoterapeute.

Laboratori per imparare a gestire situazioni difficili

Il target degli incontri dall’associazione no profit luganese sono i cittadini e le cittadine desiderosi di apprendere come affrontare al meglio possibili situazioni di violenza non solo nella sfera privata ma anche nel proprio entourage. Infatti, come spiega la rappresentante dell’associazione Piera Serra «potremmo offrire questo tipo di prestazione dei laboratori anche alle aziende, questo in quanto c’è bisogno d’imparare, anche tra colleghi, a monitorare le situazioni di prepotenza contrastandole». A chi partecipa agli incontri indetti da Ciao Table verrà offerto un aiuto, a titolo completamente gratuito, nel gestire queste situazioni delicate in cui è difficile intervenire efficacemente tutelando sé stessi. Non solo, per chi decide di partecipare agli incontri, l’associazione garantisce solidarietà e un luogo per riflettere e discutere su come affrontare il problema grazie anche alla presenza di un professionista esperto nel campo delle violenze. Si verrà dunque accolti in un piccolo gruppo in cui si potranno condividere le proprie preoccupazioni. Gli incontri, che si svolgeranno in italiano o inglese, saranno incentrati su quali possano essere gli atteggiamenti opportuni per contrastare la violenza.

Tutelare anche grazie all’anonimato

Un’importante richiesta avanzata dall’associazione è l’impegno da parte delle persone che partecipano agli incontri di non divulgare quanto viene detto, mantenendo anche l’anonimato dei partecipanti. Infatti, agli incontri ci si può presentare con uno pseudonimo e come spiega la psicologa e psicoterapeuta Serra «siccome si parla di una terza persona ci è sembrato molto importante lasciare la possibilità dell’anonimato». Inoltre, rassicurano le responsabili dell’iniziativa le persone possono partecipare insieme ad amici, questo è consigliato qualora ci si sentisse in difficoltà ad affrontare la questione da soli.

Parola d’ordine: sensibilizzare

Altro progetto sempre orientato alla valorizzazione del potenziale delle persone vicine a chi subisce o usa violenza, verrà affrontato tramite role-playing, simulazioni e seminari esperienziali, adattati secondo l’ambito in cui si vuole lavorare. Inoltre, i seminari, composti da piccoli gruppi, saranno articolati in due momenti: autoriflessione sulle emozioni associate all’assistere a una prepotenza e discussione sulle diverse possibili reazioni. Questi laboratori sono rivolti a tutti in quanto sono utili nell’apprendere e agire nel modo corretto in una situazione di crisi nel momento in cui si assiste a una prepotenza. Danilla Frei, una delle ideatrici del progetto e volontaria, spiega l’importanza di questo strumento «che cerca di responsabilizzazione e sensibilizzare al massimo in maniera capillare e può essere un aiuto nel corso del tempo per quanto riguarda il tessuto sociale su dei temi molto particolari come la violenza».

Il primo incontro avverrà nel Mendrisio

Il primo di questi laboratori si terrà a La Filanda di Mendrisio domenica 2 aprile dalle 15.30 alle 17.30 e si chiamerà ‘Impariamo a reagire nel modo giusto quando assistiamo a una prepotenza’. L’incontro condotto da Elvira Collura, medico psicoterapeuta, Paula Firpo, laureata in psicologia, Danilla Frei, psicologa psicoterapeuta, e Piera Serra. Gli orari degli altri incontri, che si svolgeranno tra Lugano, Bellinzona e Mendrisio verranno concordati di volta in volta così come il titolo, la durata, le tecniche di conduzione stabilite in base a fattori quali età dei partecipanti, le loro motivazioni e il contesto in cui si svolge il seminario.

Per chi volesse chiedere aiuto o fosse interessato ad avere ulteriori informazioni è possibile trovarle sul sito www.ciaotable.org oppure scrivendo una mail all’indirizzo info@ciaotable.org e studipsico@hotmail.com.

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