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La bellezza ai tempi delle miss: solo leggerezza e business?

Il sempre più estroso mondo dei concorsi rivolti a donne di tutte le età. Ne parliamo con una partecipante luganese

Miss Mamma (elegante)
7 novembre 2022
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Da miss Mondo a miss Turismo, da miss Occhi dolci a miss Postura perfetta, da miss Gocce di stelle a miss Polenta senza dimenticare miss Chirurgia plastica! C’è tutto un mondo, è proprio il caso di dirlo, che gira attorno alla bellezza. Sono migliaia i concorsi organizzati in ogni angolo del pianeta: concorsi continentali, internazionali, regionali, locali o a tema. Una popolarità che è cresciuta via via da quando, era il 1880, il primo di questa lunga serie nasceva su una spiaggia. Con i decenni e il nuovo millennio, infatti, il sostantivo si è coniugato nelle forme più estrose, pensiamo a miss Carcerata o a miss Condom (profilattico), fino alla controversa gara per miss Sopravvissuta alle mine antiuomo e allo sconfinamento nel regno animale con miss Gallina. Alcuni di questi concorsi hanno lunga vita, altri sono nati e sono scomparsi nel giro di una stagione. Sulla Terra si parla di 18’000 marchi depositati di cui, pare, oltre 3’000 elencati nel registro internazionale dei concorsi e soli 400 attivi. Un’industria vera e propria che fattura diverse centinaia di milioni di franchi fra sponsor, diritti televisivi e finanziamenti pubblici.

Molte le giovani, e meno giovani, donne che concorrono per una corona. Un numero che è cresciuto in modo esponenziale. Prendiamo per esempio Miss Italia; se nel 1946 erano 4mila circa le partecipanti, oltre settant’anni dopo sono più di 12mila quelle che si presentano alle selezioni. Oltre due milioni e mezzo di donne adulte partecipano a concorsi di bellezza ogni anno solo negli Stati Uniti, nazione per antonomasia che con la sua miss America vanta più di dieci milioni di spettatori a edizione.

Bellezza utilizzata anche in Russia per un secondo fine. Dal 2004 al 2011 qui si è, infatti, eletta miss Atom. Il concorso, organizzato e sponsorizzato da un’azienda di energia nucleare, era volto a far conoscere al mondo quante belle ragazze e giovani donne (ricercatrici, studentesse, ingegneri) lavoravano nel nucleare, avvertito dal pubblico con sentimenti negativi. La competizione per la reginetta, che poteva essere anche originaria dell’Ucraina, Kazakistan, Bielorussia o Lituania, è poi stata cancellata perché accusata di svilire la figura delle partecipanti screditando la loro professionalità e l’aspetto scientifico, con conseguente perdita di sponsor e sostenitori. Ma come leggere o interpretare oggi la bellezza? Ne abbiamo parlato con Silvana Pagani, signora luganese cinquantenne che dei concorsi ne ha fatto la propria rivalsa.

Cosa l’ha spinta a partecipare a un concorso di bellezza?

Vivevo un brutto e lungo periodo negativo, ero triste e non credevo più in me stessa. Il mio corpo mi trasmetteva costantemente questo messaggio, tanto che il mio livello di autostima era bassissimo. A 48 anni, sposata da trentatré, mamma di quattro figli e nonna di due nipoti, a cui ho sempre trasmesso un messaggio di positività per la cura e l’amore verso la vita, si è presentata una mia personale rivincita. Nel luglio 2018 partecipo così per gioco al mio primo concorso, quello per Miss Mamma Insubria Modella. Qui vinco, con stupore, la prima fascia quale Miss Mamma Eleganza. Ammetto che la mia autostima risale alle stelle! Mi dedico poi anche a un simpatico shooting per i regali natalizi ed avendo la doppia cittadinanza concorro per Miss Mamma Italia. Un crescendo che mi porta nel 2019 dove ho vinto la Fascia Miss Mamma Gold Dolcezza, posando successivamente per un calendario. È stata una bella e piacevole avventura, dove ho stretto molte e positive amicizie. Purtroppo, subito dopo, è arrivata la pandemia e tutto si è fermato. Fino allo scorso settembre quando ho partecipato a Miss Spettacolo 2022, titolo che ho vinto. Tutt’ora partecipo al corso accademico per la formazione di attori, cantanti, performer e modelli oltre alla recitazione e al portamento di bon ton, che proseguirò fino a gennaio.

I concorsi di bellezza sono spesso considerati eventi leggeri, è davvero così?

Non è proprio così, dipende sempre a quale concorso si vuole partecipare. Quelli a cui ho partecipato io non sono i soliti concorsi di bellezza esclusivamente fisica. Alla mia età e con la mia consapevolezza, la bellezza può, infatti, avere varie sfumature. A differenza dei concorsi per giovani ragazze questi sono rivolti esclusivamente alle mamme. Richiedono perciò impegno e mirano a valorizzare le diverse sfaccettature di una donna matura, realizzata non solo nella famiglia ma anche nella vita professionale. In questi concorsi ci sono dei test d’entrata che mirano a testare una certa cultura generale ed è necessario sostenere delle simpatiche prove di abilità, come cantare, recitare, ballare ecc. così da far risaltare a tutto tondo l’aspetto della donna che è presente in ogni mamma.

Quanto conta la bellezza nella società d’oggi?

È inutile nasconderlo, la bellezza e la giovinezza fisica hanno sulla nostra vita un impatto iniziale forte, specialmente sui social, dove si è sempre alla ricerca della perfezione. A lungo andare però ciò non comporta un valore aggiuntivo, in quanto una certa ‘sostanza intellettuale’ non dovrebbe mai mancare. Quello che ho imparato sino ad oggi è che la bellezza di lineamenti armoniosi, affascinanti, gradevoli e curati, può magari ispirare più fiducia al primo impatto, ma può portare anche a giudizi affrettati o far prevalere, ingiustamente, una ‘bella’ persona a discapito di persone meno carine ma più meritevoli. In questo, purtroppo, la società d’oggi non aiuta...

Si è mai sentita ‘vittima’ del preconcetto ‘bella e stupida’?

Per fortuna mai! Ma certo l’aspetto fisico è sempre stato presente nella storia dell’uomo; oggetto anche di critiche, di pregiudizi soprattutto per noi donne. So anche però che bellezza e stupidità sono dei preconcetti che oggi non vanno più a braccetto e moltissime donne affascinanti riescono ad esprimere al meglio anche il proprio cervello. Del resto una nota canzone di Antoine e Gian Pieretti diceva "se sei bella ti tirano le pietre, se sei brutta ti tirano le pietre...". Se Madre natura ci ha concesso la bellezza non per questo non può averci donato anche una buona dose di intelligenza!

Come l’hanno presa i suoi famigliari?

Quando mi sono iscritta al mio primo concorso l’ho fatto in sordina, anche perché mi vergognavo un po’, visto la mia età, ma è rimasto un segreto di pulcinella... La sofferenza che ho vissuto in passato ha certo avuto delle conseguenze sull’armonia famigliare e i miei dolori, le mie preoccupazioni, si sono ripercossi anche su mio marito e i miei figli... A volte avrei voluto avere una bacchetta magica per cancellare il passato e migliorare il futuro, e quindi quando ho comunicato loro che avrei partecipare a un casting non mi hanno giudicata, anzi mi hanno appoggiata dicendomi che se mi faceva stare bene, ne beneficiavano anche loro in qualità di vita e armonia. Sono convinta che l’equilibrio familiare, lo yin e yang, è nelle nostre mani. Così posso dire: una mamma, una donna, una moglie soddisfatta è ‘la bellezza’ più grande che una famiglia unita come la nostra può avere e vantare.

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