Luganese

Simulava incidenti per gabbare le assicurazioni, condannato

Un 29enne luganese ha danneggiato auto compiendo una truffa alle compagnie per 65mila franchi. ‘Non avevo la testa’ si è giustificato in aula

Verniciatura completa dell’auto a spese dell’assicurazione
(Ti-Press)
13 settembre 2022
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Simulava incidenti in auto, con un amico (che sarà processato separatamente) e incassava i soldi dell’assicurazione. Questa, in estrema sintesi, la vicenda processuale approdata stamane davanti alla Corte delle Assise correzionali di Lugano. Autore, un meccanico luganese disoccupato in assistenza, 29 anni, accusato di una truffa per mestiere compiuta ai danni di più agenzie assicurative per un danno complessivo di 65mila franchi tra il luglio 2016 e il dicembre 2019.

«Perché l’ho fatto? Per vivere, perché non usufruivo né della disoccupazione né dell’assistenza. Non avevo la testa» – ha spiegato l’imputato alla giudice, Francesca Verda Chiocchetti. Ben nove gli episodi compiuti: intenzionalmente ha danneggiato la propria vettura, in alcune occasioni coinvolgendo amici compiacenti, per poi ottenere i soldi dalle compagnie di assicurazioni o per ottenere riparazioni complete del veicolo, anziché parziali. In un caso, per farsi verniciare a nuovo e rimettere a lustro la macchina, ha pure espressamente esteso le rigature all’intera carrozzeria. L’imputato, che ha ammesso ogni responsabilità e che pertanto ha beneficiato di un rito abbreviato, è stato condannato per truffa per mestiere, consumata e tentata, ripetuta falsità in documenti e danneggiamento aggravato ripetuto a 15 mesi di detenzione posti al beneficio della sospensione condizionale per un periodo di prova di tre anni.

E sempre stamane, con rito abbreviato poiché reo confesso, ma davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano, è comparso in aula in stato di detenzione e in esecuzione anticipata della pena un 28enne portoghese residente nel Luganese. L’accusa: infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti. Il giovane, tra il 2021 e il febbraio scorso, ha trafficato 350 grammi cocaina. Droga acquistata a Campione d’Italia e spacciata nel Sottoceneri. Consumatore della stessa droga, il 28enne è stato riconosciuto colpevole anche di lesioni semplici e minaccia per aver preso a pugni e aver colpito con un lampada in un albergo di Lugano un uomo nel luglio 2020 e per aver ferito con un coltello un anno più tardi un’altra persona a Cadempino. «Voglio cambiare vita, trovare un lavoro appena fuori dal carcere» – ha dichiarato l’imputato. «Stupidità, momenti di debolezza, un malessere interiore». Queste le ragioni alle quali ha ricondotto i suoi atti di violenza e l’ingresso nel mondo della droga. La condanna: 3 anni di carcere, di cui due da espiare e uno posto al beneficio della sospensione condizionale per un periodo di prova di quattro anni.

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