Luganese

Pura, quando il moltiplicatore fa su e giù

Alla luce dei recenti segnali positivi, il Municipio torna sui propri passi e ripropone l’87% dopo che aveva chiesto e ottenuto l’aumento al 95%

Veduta panoramica del paese malcantonese
(Ti-Press)
24 marzo 2022
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Prima un aumento che ha fatto discutere parecchio in paese, ora la riduzione che spegne i mugugni. Stiamo parlando del moltiplicatore d’imposta di Pura per il 2022. Dopo il via libera tirato (per un solo voto) al balzo del tasso d’imposizione dall’87 al 95% del Consiglio comunale lo scorso dicembre, ora il Municipio ha licenziato un nuovo messaggio per tornare all’87%. Se ne parlerà nella prossima seduta di Consiglio comunale in programma lunedì 28 marzo. Ma come si spiega questa marcia indietro da parte dell’esecutivo malcantonese? Non è stato possibile parlarne con il sindaco Matteo Patriarca (Puramente civica). Il messaggio municipale fornisce però le spiegazioni.

Ricavi da autodenunce inattesi

L’incremento al 95% "rientrava nella strategia finanziaria del Municipio per il quadriennio 2022-2025 e la proposta era supportata da una parte dai dati del preventivo 2022 e dall’altra dalla pianificazione finanziaria allestita per il prossimo quadriennio. Durante le discussioni sul moltiplicatore è stata avanzata la richiesta di elaborare un pre-consuntivo dell’anno scorso, dal quale già era emersa una tendenza di miglioramento dei conti rispetto al preventivo, tendenza che è stata poi ampiamente confermata in sede di consuntivo 2021". Un consuntivo che è all’ordine del giorno della seduta di lunedì e ha chiuso con un avanzo d’esercizio di 284’000 franchi, contro una prospettato disavanzo di 643’000. Uno scostamento significativo difficilmente prevedibile nel dicembre scorso. Non solo. Sempre nel dicembre scorso, sono emersi ricavi da autodenunce che hanno comportato un ulteriore incremento di 74’252 franchi rispetto al pre-consuntivo. E lo scorso gennaio, sempre da autodenunce, sono pure arrivati 41’000 franchi che andranno a beneficio dell’esercizio 2022.

Le riflessioni si sono basate anche su alcune ipotesi: se il fabbisogno da prelevare tramite imposte dell’anno 2022 fosse uguale a quello del 2021, il moltiplicatore aritmetico che permetterebbe di ottenere il pareggio dei conti sarebbe il 95%. Nel preventivo 2022, con un tasso d’imposizione fiscale del 95%, è stata preventivata una perdita di 210’003 franchi. Se dovessero esserci nuovi ricavi da sopravvenienze e da autodenunce, con un moltiplicatore al 95%, non solo si raggiungerebbe il pareggio dei conti, ma è molto probabile che si registrerebbe un utile piuttosto consistente, si legge nel messaggio. Queste considerazioni hanno portato l’esecutivo a riproporre l’87%. Altrimenti, se l’avanzo d’esercizio nel 2022 dovesse superare i 350’000 franchi, ci sarebbe il rischio per il Comune di dover restituire il contributo di livellamento di circa 170’000 franchi.

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