Luganese

Rovio, si accolgano gli sfollati ucraini nell’ala materna

Già sottoscritto da ben 240 persone l’appello rivolto alle autorità politiche locali, promosso da Greta Gysin e Monica Delucchi-Di Marco

Lo spazio che l’appello suggerisce per l’accoglienza degli sfollati ucraini
(Comune di Rovio)
8 marzo 2022
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La richiesta di adibire l’ala materna di Rovio a centro di accoglienza di sfollati ucraini è stata rivolta ai Municipi di Rovio, Melano e Maroggia del futuro Comune di Val Mara. L’appello, nel giro di 48 ore, è stato sottoscritto da ben 240 persone. Nell’appello, promosso dalla consigliera nazionale Greta Gysin e da Monica Delucchi-Di Marco, suggerisce di adibire a tale scopo uno spazio, che già durante la Seconda guerra mondiale venne utilizzato come luogo d’accoglienza per 200 donne e bambini. Secondo le promotrici, "gli spazi dell’ala materna e la sua ubicazione accanto alla scuola si prestano in maniera ideale a tale scopo, in quanto garantiscono la possibilità di non separare queste persone tra loro oltre che di non isolarle dalla comunità locale. La convivenza tra la scuola e i cittadini ucraini accolti sarebbe senza dubbio possibile con dei semplici accorgimenti logistici e organizzativi, e darebbe un valore aggiunto per tutte le persone coinvolte. In via subordinata suggeriamo di valutare l’opzione del Park Hotel, chiuso da un anno, contattandone i proprietari". Nell’appello rivolto alle autorità, si legge inoltre che "un’accoglienza organizzata dalle autorità politiche è da preferire alla pur sempre benvenuta generosità dei cittadini, poiché nelle case private lo spazio è in genere limitato e di conseguenza lo è anche l’accoglienza".

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