Luganese

Manno, un orto condiviso dove germoglia anche la cultura

È nata da poco l’associazione OrtoCultura, che sta raccogliendo le adesioni tra la popolazione. ‘Vogliamo creare una grande condivisione’

Un’offerta che piace sempre di più
(Ti-Press)
1 marzo 2022
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Marco Tullio Cicerone lo aveva capito già diversi secoli fa: "Se avrai un orto vicino a una biblioteca, niente altro ti occorrerà". Un pensiero che ha fatto breccia anche nel comune di Manno, dove un gruppo di cittadini, con il supporto del Municipio e di MannoRossoVerde, ha dato il via la scorsa estate a un progetto di ‘orti culturali’. «A inizio anno è stata creata l’associazione OrtoCultura, che farà da tramite tra la cittadinanza e le autorità per trovare la soluzione migliore su dove realizzare gli orti culturali», spiega Lorenzo Patocchi, tra i promotori dell’iniziativa. Non è ancora stato stabilito dove troveranno posto gli orti sul territorio comunale, anche se alcune idee sono già sul tavolo. La prima è di posizionarli sul piano, vicino ai palazzi che occupano parte del territorio comunale, l’altra nei pressi del nucleo. «In questo momento ci stiamo comunque occupando principalmente di raccogliere le adesioni tra la popolazione, per capire quale sia il reale interesse nei confronti di questa iniziativa, e di definire il regolamento con le autorità. Verso la metà del mese faremo la richiesta ufficiale e speriamo di partire con le attività a maggio». L’offerta non si rivolge però solo ai cittadini di Manno. «Alla base c’è la volontà di creare un luogo d’incontro intergenerazionale. Dove si possa parlare di coltivazione ma non solo. Un’alternativa a bar e altri ritrovi canonici diffusi sul territorio». Gli interessati ad aderire al progetto si possono annunciare sul sito: www.ortocultura.org.

‘Lo strumento principale è la condivisione’

«L’idea girava già da un po’, visto che sul territorio cantonale sono presenti delle offerte simili. La proposta è stata presentata al Municipio lo scorso anno sotto forma d’interrogazione e poi si è voluto andare oltre con la creazione dell’associazione», spiega a ‘laRegione’ Patocchi. La novità del progetto di Manno, o comunque l’elemento sul quale si vuole puntare, è la componente sociale che questo genere d’iniziativa permette di sviluppare. Gli interessati riceveranno in affitto, il prezzo non è ancora stato stabilito, un pezzo di terreno da coltivare. Le dimensioni degli spazi messi a disposizione dal Municipio varieranno fra i 30 e i 15 metri quadrati. Il Comune prenderà a carico anche la preparazione delle infrastrutture. La gestione degli orti, riguardo ai quali viene privilegiata una coltivazione eco-sostenibile e rispettosa della natura, sarà invece compito dell’associazione. «Teniamo molto all’aspetto della condivisione. Non sono infatti previste delle casette singole dove deporre gli attrezzi, ma un luogo comune che permetta di entrare in contatto con gli altri coltivatori scambiando così opinioni o semplicemente quattro chiacchiere. Anche gli utensili che vengono utilizzati quotidianamente per curare ortaggi ed erbacce saranno condivisi tra chi sceglierà di aderire al progetto», sottolinea Patocchi. Per aumentare al massimo l’aspetto della condivisione si è inoltre scelto di rendere possibile l’adesione al progetto anche da parte di cittadini che già dispongono di un orto privato al proprio domicilio o che non risiedono a Manno. «L’iniziativa si rivolge a tutta la regione e anche alle associazioni presenti sul territorio».

‘Un percorso anche di formazione’

A questo si aggiunge la volontà di creare degli spazi formativi con le scuole. Sensibilizzare i giovani alla tematica ambientale è infatti un aspetto che nella nostra società viene considerato sempre più d’importanza nella formazione dei ragazzi. «Con le scuole vorremmo attivare dei progetti, che si diversificano per le varie fasce d’età e che possono portare un valore aggiunto. Si può pensare ad esempio alla realizzazione di un orticello per gli allievi delle scuole elementari, come già si sta facendo in alcuni istituti». Ma non solo, l’associazione intende rivolgersi anche a giovani che hanno un interesse nell’ambito. «Qui potranno trovare degli spazi dove ottenere un terreno e sperimentare», afferma il nostro interlocutore.

‘Scambi con la biblioteca’

"Oltre che luogo di coltivazione, OrtoCultura vuole diventare anche uno spazio d’incontro, di socializzazione, di nuove scoperte e di crescita culturale. Un luogo accogliente e rivolto a tutti; persone di ogni dove, giovani in formazione, futuri coltivatori, viandanti occasionali e amici affezionati", si legge sul sito dell’associazione. Proprio per questo motivo si vuole mettere in cantiere una collaborazione con la biblioteca del paese, proponendo delle letture tematiche e degli scambi di opinione. L’intenzione dei promotori è anche quella di organizzare degli incontri, magari a cadenza regolare, tra i membri e gli interessati.

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