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Tesla a Melide, il colpo di fulmine si fa sostanza

Il bilancio, a tre anni dall'inaugurazione della stazione di ricarica per le famose auto elettriche, è positivo, grazie alla ‘generale sensazione’

In ricarica (Ti-Press)
7 settembre 2021
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Era stato un vero e proprio colpo di fulmine quello fra Tesla, la nota casa automobilista californiana per costose vetture elettriche, e il Comune di Melide, quello che, nel maggio di tre anni fa, aveva portato all'inaugurazione delle dieci postazioni per la ricarica, diventate la più grande stazione in Ticino. Se da una parte l'obiettivo del marchio ideato da Elon Musk, imprenditore sudafricano naturalizzato americano, era infatti quello di allestire un servizio al top per la propria clientela in viaggio fra Sud e Nord Europa, e viceversa, l'intento del paese lacustre era quello soprattutto di implementare l'attrattività del territorio. Traguardo raggiunto? Sembra proprio di sì. Ce lo conferma il sindaco, Angelo Geninazzi: «Il progetto Tesla fra il 2017 e il 2018 è stato una vera e propria scommessa, ci si vedeva cioè già un potenziale, in quanto quei turisti che non avrebbero magari mai fatto tappa a Melide, grazie a Tesla si sarebbero diversamente fermati», almeno per i 45 minuti necessari alla batteria per riprendere vigore e ripartire in tutta sicurezza.

A fronte di un investimento che ha comportato per Tesla Motors Switzerland Sagl un costo superiore ai 200mila franchi, Melide oggi raccoglie importanti frutti, quantificati già ad avvio progetto in circa 100mila franchi di indotto annuo: «Sapevamo – ci spiega il sindaco – che una parte, se non tutte le persone a bordo, sarebbe uscita dalle auto per andare a spendere una certa cifra nei locali e negli esercizi pubblici della zona. Con il senno di poi posso confermare che è stata una scommessa vinta in quanto la stazione è sempre più affollata e in molti lasciano alla ricarica la vettura portandosi nei negozi presenti a pochi passi». Variegata, in effetti, è la scelta per chi, di passaggio e alla guida di una Tesla, sceglie Melide come punto di rifornimento: alimentari, un'edicola, bar e ristoranti, take away, una farmacia, e per chi guarda a una fermata più lunga anche parrucchieri, negozi di oggettistica, una cartoleria, persino la possibilità di toilettatura per i propri amici a quattro zampe.

Il ritorno sul territorio melidese è, dunque, una realtà, e non solo per alcuni esercizi pubblici: «Riscontri positivi li abbiamo avuti anche dagli alberghi – non manca di farci sapere Geninazzi –. Ci dicono che capita che utenti Tesla vedendo i nostri hotel decidano di fermarsi in quanto gli sono subito piaciuti. In ciò abbiamo questo tipo di sensazione positiva». Dare per avere insomma, fra Melide e l'azienda statunitense. Un connubio tanto prolifico da portare il quartier generale a chiedere a più riprese al Comune nuovi spazi: «È stato chiesto in effetti – chiosa il sindaco –, ma per la carenza di posteggi in quella zona abbiamo risposto ripetutamente che non ci sembra il caso... Ci sono stati dei dialoghi ma non siamo pronti a entrare in materia per un allargamento dello spazio, l'entrata in materia l'abbiamo quindi bloccata in fretta. A frenare la possibilità il semplice fatto che i posteggi servono come il pane ai residenti e alla Swissminiatur. Noi siamo già contenti di quello che abbiamo di ritorno oggi. Non abbiamo cifre, le ha Tesla, ma, ripeto, non è in base alle cifre che possiamo dirci soddisfatti ma per la generale e positiva sensazione che porta a dire che l'area di sosta funziona, non solo perché molto amata fra i teslari».

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