Luganese

Lugano, primo mattone (virtuale) alla Casa dello sport

Via libera da parte del Consiglio comunale al tanto discusso Pse su cui pende la spada di Damocle del referendum annunciato dall'Mps

29 marzo 2021
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È arrivato l'assist al Municipio per concretizzare il progetto di Polo sportivo e degli eventi (Pse). Un assist che però per ora non basta per andare in rete. C'è infatti un ultimo avversario da dribblare: il referendum annunciato dal Movimento per il socialismo (sempre che riesca a raccogliere le firme necessarie) contro la risoluzione adottata a larga maggioranza (49 sì, 5 contrari e un astenuto) stasera dal Consiglio comunale di Lugano nella prima serata dell'ultima seduta di questa lunga legislatura. La votazione favorevole ha raccolto il sostegno della Lega dei ticinesi, del Ppd, di quasi tutti i liberali-radicali e della sinistra. Contro il Pse hanno invece votato due rappresentanti dei Verdi, due Plr e Jacques Ducry. Non sono intervenuti nelle discussioni, né hanno votato Karin Valenzano Rossi (capogruppo Plr), Urs Lüchinger (Plr) e Michel Tricarico (capogruppo Ppd). Motivo? I potenziali conflitti d'interesse attuali e futuri. 

Sostegno allargato

Ugo Cancelli (Plr) ha picchiato i pugni sul tavolo: il Credito Svizzero ha inviato due lettere solo in lingua tedesca al Municipio che le ha fatte avere ai consiglieri comunali. Due lettere attraverso le quali l'istituto ha risposto positivamente alle richieste avanzate dalla commissione della Gestione, quella relativa alla quota di appartamenti a pigione moderata, assicurando apertura sull'ipotesi di riscatto delle infrastrutture e annunciando che vigilerà sui subappalti. Il Ppd è sempre stato favorevole alla Casa dello sport dei luganesi, ha insistito Lorenzo Beretta Piccoli (relatore del rapporto di maggioranza della Gestione): «Facciamo questo passo per i giovani e per l'attività sportiva». Gli ha fatto eco Raide Bassi (Udc) assicurando il sostegno del gruppo ma criticando la scarsa trasparenza municipale sulle cifre e sul tempo limitato per l'esame. Andrea Sanvido (Lega) ha messo in evidenza l'ottimo esercizio politico emerso dai lavori commissionali. L'ultimo corelatore della Gestione Lukas Bernasconi (Lega) ha detto che i cittadini devono essere orgogliosi perché Lugano ha la forza finanziaria per sostenere gli investimenti. Per Michael Nyffeler (Lega) relatore del rapporto della commissione dell'Edilizia, è giunta l'ora di rispondere a un'esigenza annosa dei cittadini. Agli occhi di Marco Bortolin (Lega), l'investimento è necessario al futuro di Lugano, l'accordo di Partenariato pubblico-privato (Ppp) è da approvare per il bene comune. Bocciare il progetto significherebbe tornare ai piedi della scala, ha evidenziato Rinaldo Gobbi (Plr), corelatore dell'Edilizia che ha rimarcato la rilevanza strategica del Pse. Il titolare del Dicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco, Cristina Zanini Barzaghi, titolare del Dicastero Immobili e del sindaco Marco Borradori hanno ribattuto punto per punto alle critiche difendendo a spada tratta il progetto.

Troppo oneroso e lacunoso

Dal canto suo, Ferruccio Unternährer (Plr), relatore di minoranza della Gestione ha puntato il dito contro quelli che ritiene i punti deboli del progetto. A cominciare dai costi: «la realizzazione del Pse prospetta investimenti pubblici e privati per complessivi di 451 milioni di franchi: la Città ne investe oltre 233 in infrastrutture sportive mentre il privato ne prevede altri 218 milioni (138 per la tappa 2 e 80 per la terza fase)». Il relatore di minoranza ha sottolineato che «il fabbisogno annuale per i prossimi vent'anni non sarà di dieci milioni di franchi bensì di 17 e di fronte alla situazione difficile causata dalla pandemia il moltiplicatore d'imposta aumenterà di 4-7 punti percentuali». Quali sono le lacune? «Occorre prudenza, l'accordo di Ppp non è favorevole alla Città, c'è tutto il tempo per approfondire il trasferimento di una parte dell'amministrazione a Cornaredo, le quattro palazzine previste lungo via Trevano non sono giustificate perché la pianificazione non è ancora consolidata» ha detto Unternährer secondo cui «la visione è vecchia di 15 anni, bisognerebbe cambiare paradigma e inserire un centro di competenza a favore della cultura dello sport per le future generazioni».

Un'occasione persa

Il Pse è un'occasione persa per molti aspetti, ha sottolineato Nicola Schönenberger (Verdi): «Si costruisce un nuovo pezzo della Città ed è indispensabile poter discutere, invece non si può, siamo di fronte a un ricatto. Chi osa sollevare critiche, si sente rispondere che 'vuoi portare l'Fc Lugano in serie B». Una posizione per nulla sportiva che dimostra la debolezza e il gioco sporco da parte dell'esecutivo secondo Schönenberger. Un'occasione persa anche da punto di vista ambientale: «Quello previsto non è 'un nuovo quartiere verde restituito ai cittadini' con 'un nuovo parco di 12'000 m2', come piace dire ai municipali. Quello previsto è un comparto sportivo destinato a essere tagliato in due da una strada ad alta percorrenza. Il volume di beton è di oltre 30'000 m2 di nuova Sul, data in pasto alla speculazione. Superfici che si aggiungono ai 14'000 m2 di appartamenti pianificati in stazione e agli oltre 16'000 previsti al Campo Marzio Nord, in barba alla Legge federale sulla pianificazione del territorio che dice: le zone edificabili vanno definite in modo da soddisfare il fabbisogno prevedibile per 15 anni». Tiziano Galeazzi (Udc) ha invece messo in guardia sugli oneri previsti chiedendo al Municipio di controllare bene il cantiere cercando di contenere l'aumento del moltiplicatore. Carlo Zoppi, capogruppo Ps, ha detto che stavolta i partiti hanno dimostrato alla cittadinanza che lavorato bene assieme, anche se il progetto comporterà oneri importanti per il futuro di Lugano. Assicurando il sostegno al Pse del gruppo, Zoppi ha rimarcato che «quando il gioco si fa duro, c'è chi sbotta e chi si rimbocca le maniche, come abbiamo fatto noi». Mario Antonini ha parlato a nome della maggioranza del gruppo liberale-radicale: «Il Plr si è preso il tempo di capire prima di prendere posizione, abbiamo fatto un esercizio maturo e di responsabilità».

Votati gli emendamenti

Per il finanziamento, viene richiesto al Municipio di analizzare le opzioni di riacquisto anticipato e di ammortamento straordinario dell'arena sportiva e del palazzetto dello sport presentando un altro messaggio. Stesso discorso per il riscatto degli spazi destinati all'amministrazione (torre est). L'esecutivo è pure chiamato ad allestire un resoconto annuale con l'esito dei controlli sul cantiere, del coinvolgimento di ditte locali e sul dumping salariale; a valutare l'aumento della superficie verde e aree dove piantare alberi a radicazione profonda e a stabilire una quota per appartamenti a pigione moderata nella fase tre. Non solo. La Città dovrà destinare a residenza primaria gli uffici di via della Posta in centro (quelli occupati dai dipendenti di Lugano che verranno trasferiti a Cornaredo) a favore del ceto medio e, dall’apertura del cantiere allestire un rapporto sui lavori di mobilità lenta e di trasporto pubblico.

 

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