Luganese

Polo sportivo di Lugano: per un voto, il Plr è a favore

Dopo oltre tre ore di discussione vivace e articolata, l'assemblea vota una delibera (non vincolante) che esclude il rinvio e lo scorporo

9 marzo 2021
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Un finale al cardiopalma, con il sì critico al messaggio municipale (53 voti) sul Polo sportivo e degli eventi (Pse) che prevale di un solo voto al secondo turno di votazione rispetto ai contenuti del rapporto commissionale del consigliere comunale e membro della Gestione Ferruccio Unternärer che propone lo scoporo del progetto per realizzare le infrastrutture sportive rinegoziando con il gruppo di provati l'accordo di Parteneriato pubblico privato (Ppp). Proposta che al primo turno, nel quale è stato escluso il rinvio dell'esame del Pse a dopo le lezioni comunali (opzione avanzata dall'ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici), aveva superato di due voti la scelta risultata vincente. Questa è stata la decisione della base del Plr di Lugano, con una delibera non vincolante, nell'assemblea tenuta stasera in remoto. Una decisione che ha rallegrato il presidente sezionale Guido Tognola che ha invitato il partito alla compattezza e a tenere gli occhi puntati sull'evoluzione del progetto. D'altro canto, la base ha espresso quella spaccatura già emersa. Sì, perché una posizione unitaria del partito non c'è ancora ma la maggioranza del gruppo in Consiglio comunale di Lugano (che si riunirà domani sera) propende per l'approvazione del Pse nella seduta del 29 marzo.

Posizione chiara dal programma 2020-2024

Tognola ha introdotto una discussione articolata, vivace e interessante che ha affrontato il tema da tutti i punti di vista ricordando che la posizione del partito è chiara dal programma di legislatura 2020-2024 votato dall'assemblea: Pse sì, senza spostamento dell'amministrazione cittadina dal centro città, come si evince dallo studio di EspaceSuisse commissionato dal Municipio ma mai considerato. Tognola ha parlato di un Pse «fondamentale per la Lugano di domani, soprattutto nel contesto della politica dei Poli e in particolare per quel mondo sportivo giovanile che necessita urgentemente di infrastrutture degne di tale nome. E a tal merito vi pregherei di non dimenticare la necessità di una terza pista del ghiaccio e di piscine». Citando Malagodi, con il suo “Ripropongo la mia fiducia nel riprendere a pensare” ha evocato alcuni aspetti critici del Pse che sta mettendo in secondo piano altri progetti altrettanto fondamentali come il piano di urbanizzazione unitario, il polo congressuale, il lungolago e l'aeroporto. In una delle due potrebbero essere inserite le Ail Sa oppure un Istituto delle scienze dello sport dell'Università della svizzera italiana (Usi) come proposto dalla mozione firmata da Ferruccio Unternährer, Morena Ferrari, Laura Méar, Martina Caldelari, Luca Cattaneo. Il Pse assume inoltre contorni temerari perché comporterebbe un aumento del moltiplicatore d'imposta del 5% in una situazione già difficile a causa della pandemia, ha sottolineato il presidente.

I pro e i contro

La parola è poi passata al titolare Dicastero Cultura, sport ed eventi, municipale Plr Roberto Badaracco che ha rievocato le origini del progetto e come si è arrivati al messaggio, un percorso lineare per il quale sono già stati spesi 17,5 milioni di franchi, in cui prevalgono i vantaggi per la Città rispetto agli svantaggi. Il municipale ha ribadito più volte che la suddivisione del progetto come chiesto da alcuni non possibile né attuabile. O lo si vota o se ne prepara un altro. Ferruccio Unternärer ha invece evocato gli aspetti critici del Pse, la cui terza fase appare sfavorevole. Perciò, proporrà alla Gestione una risoluzione articolata che sostenga le infrastrutture sportive e obblighi la Città a rinegoziare con il gruppo privato e, se quest'ultimo non dovesse accettare, il Municipio è chiamato a licenziare un messaggio per nuovo stadio e palazzetto dello sport. Una risoluzione che obbliga la Città a rinegoziare anche i termini della seconda e della terza fase del Pse. Dello stesso parere si è detto pure l'ex consigliere nazionale e candidato al Consiglio comunale Fulvio Pelli che ha spiegato le ragioni della sua opposizione: troppo enorme il rischio commerciale con un Ppp che concede troppo ai privati come indici e come altezze e non rispetta la modifica pianificatoria del 2015 che la Città non sarà in grado di rispettare. Tanti altri sono intervenuti ad alimentare una discussione senza dubbio approfondita.

 

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