Luganese

Concesso l'asilo alla famiglia azera

Era stata oggetto di un fermo di polizia nel 2018 a Viganello

Ti-press
7 marzo 2021
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Ha infine visto riconosciuto il proprio diritto all'asilo la famiglia azera (madre e due figli) entrata in Svizzera quasi tre anni dall’entrata in Svizzera di un fermo notturno che aveva fatto discutere, nel settembre 2018 alla pensione La Santa di Viganello.

La Segreteria di stato per la migrazione (Sem) ha dovuto riaprire il caso e riconoscere la qualità di rifugiati, concedendo l’asilo. Il padre era stato arrestato in Azerbaijan per motivi politici.

Come riferito dalla loro legale, l'avvocato Immacolata Iglio Rezzonico, in seguito a sentenze negative la vicenda era stata portata fino al Comitato dei diritti dell’infanzia. La Sem aveva deciso, in base al Regolamento Dublino, di rinviare la famiglia in Italia, (primo paese di approdo), senza voler applicare la “clausola di sovranità”, prevista dallo stesso Regolamento e nonostante l’applicazione fosse stata richiesta espressamente dal legale. Il Comitato dei diritti dell’infanzia ha per contro accolto il ricorso presentato dall’avvocato Iglio Rezzonico, unitamente all’avvocato Paolo Bernasconi, e in data 12 ottobre 2020 ha ordinato la riapertura del caso presso la Sem, che in data 26 febbraio 2021, la SEM ha riconosciuto il diritto d’asilo. Ora i bambini e l’intera famiglia (il padre è riuscito a scappare dal paese e ottenere anche lui protezione in Svizzera) potranno costruire un futuro meno incerto.

 

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