Luganese

Restauro Cattedrale di Lugano, sorpasso di mezzo milione

La Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio approva il sussidio supplementare. Rincaro per il nuovo museo, l'organo e indagini archeologiche

La cattedrale di San Lorenzo
(TI-PRESS)
2 marzo 2021
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Serve mezzo milione di franchi in più per il restauro della Cattedrale di Lugano. La Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio (relatore, Lorenzo Jelmini) dà comunque luce verde al messaggio governativo. 

L'aumento di spesa? È dovuto - si evidenzia nel rapporto commissionale - "alla costruzione del nuovo museo (in buona parte interrato) e il restauro dell’organo Mascioni dei primi del Novecento con la sua cantoria ma anche all’aumento dei costi del restauro di alcune importanti opere come il ciborio ligneo del battistero tardorinascimentale e il frontale dell’antico organo rinascimentale (che verranno collocati entrambi nel museo), ma anche degli arredi lignei storici (bussole, banchi, confessionali, armadi da sagrestia)". Non solo. "Anche l’impianto d’illuminazione ha fatto registrare un importante aumento. Giusto rilevare che durante i lavori si è reso necessario eseguire anche alcune indagini archeologiche che erano di competenza finanziaria del Cantone ma i cui costi sono stati integralmente anticipati dal proprietario".

La chiesa di origine altomedievale

Il sussidio supplementare ammonta a 561 mila 803 franchi e attiene alla partecipazione del Cantone alla seconda tappa (fasi 2-6) del restauro della Cattedrale di San Lorenzo di Lugano, la principale chiesa della Diocesi del Ticino, di proprietà della Curia vescovile di Lugano. "Questa chiesa, oltre ad essere importante luogo di culto, è un bene culturale tutelato a livello federale dal 1908 e cantonale dal 1911. Di origine altomedievale, presenta una facciata tra le più belle del Rinascimento lombardo e di componenti barocche di alta qualità. Il Parlamento aveva già sostenuto la prima tappa di restauro (2000-2004), stanziando un sussidio di  1 milione e 123 mila franchi a fronte di un investimento complessivo di 4 milioni e 225 mila franchi, come pure la seconda tappa, iniziata nel 2011, riconoscendo un sussidio di 2 milioni e 802 mila franchi. 

 

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