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Cassette di sicurezza svuotate, 44enne preso e estradato

Un italiano è accusato di truffa aggravata. La società di Lugano è fallita, ignoto l'ammontare del danno

Ti-press
24 febbraio 2021
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La cassetta di sicurezza in una banca svizzera: cosa ci può essere di più... sicuro appunto? Nell'immaginario collettivo, il luogo più invulnerabile dove conservare - e perché no occultare - i propri averi, documenti, soldi, gioielli. Oppure il classico lingotto d'oro, altro bene sicuro per antonomasia. Invece... sarebbe stata proprio questa supposta garanzia di affidabilità a ingannare i clienti di una società con sede a Lugano. I beni, stando almeno a quanto risulta ad uno dei clienti, persona a noi nota ed essa stessa derubata, sarebbero infatti stati prelevati dalle cassette e poi spariti, insieme al titolare. Che però, notizia fresca confermataci dal Ministero pubblico, è nel frattempo stato catturato in Italia e già estradato in Svizzera.

La ditta che gestiva gli averi dei clienti è la Ad valorem vault Sa domiciliata in via Vanoni 2 a Lugano. Fondata nel 2012, ha o meglio aveva come scopo sociale "L'attività di affitto di cassette di sicurezza a terzi. Affitto di postazioni di lavoro, anche in day office, di spazi a uso ufficio arredamenti presso la propria sede con servizi di segreteria. Attività e campagne di marketing per conto proprio o per conto di terzi. Organizzazione di eventi commerciali e di formazione sui temi pertinenti allo scopo. La società può aprire filiali e succursali in Svizzera ed all'estero".  Ed è appunto il primo menzionato, il servizio cui ha fatto capo il cliente con cui siamo in contatto. L'operazione che ha volto con la collaborazione di questa società, è stata acquistare un lingotto dal valore di 45mila euro per depositarlo nello scrigno. Che però sarebbe stata vuotata a sua insaputa, insieme ad altre cassette, mentre il titolare, un presunto fiduciario, spariva nel nulla. L'uomo, un 44enne, ha tuttavia concluso la latitanza. L'uomo, cittadino italiano, è stato recentemente estradato dall’Italia in esecuzione di un mandato di cattura emanato dal Ministero pubblico. A suo carico vi è l’ipotesi di reato di truffa aggravata.

Cosa sarà possibile recuperare, del maltolto? La situazione perlomeno in Svizzera sembra poco incoraggiante. La Ad valorem, capitale sociale di 250mila franchi, è infatti andata incontro a una procedura di fallimento, decretato lo scorso giugno mentre il Ministero pubblico ha posto sotto sequestro gli averi della società, o almeno ciò che resta.

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