Luganese

Capriasca, rimandato l'acquisto dell'immobile 'Arl2'

Il Consiglio comunale, riunito in sessione straordinaria, ha rispedito al Municipio il credito di 4,7 milioni

Il credito torna in Municipio
(TI-PRESS)
9 febbraio 2021
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Sessione straordinaria del Consiglio comunale, a Capriasca. Il Legislativo, presieduto da Daniela Stampanoni, ha dato luce verde (all'unanimità) a un credito di 195 mila franchi per il rinnovo e il potenziamento dell’acquedotto nella zona situata tra Via al Convento e Via Mario Chiattone a Bigorio. Il messaggio è stato approvato con l’integrazione dell’emendamento della Commissione della Gestione volto a portare al 90% la percentuale di prelievo dei contributi di miglioria. Il Legislativo ha pure accolto il progetto per la realizzazione della parte stradale della seconda fase di urbanizzazione della zona di Varina a Sala.

Sfuma il tema forte

Tema forte della serata, l’autorizzazione all’acquisto dell’immobile denominato deposito ARL2, di proprietà di ARL SA, situato a Tesserete e la relativa richiesta del necessario credito di 4 milioni e 730 mila franchi. Ebbene, la proposta municipale è stata rinviata al Municipio con 24 voti a favore, 6 contrari e 3 astenuti. Il Consiglio comunale ha invece approvato con 18 voti a favore, 11 contrari e 4 astenuti la realizzazione delle opere di risanamento della strada di Oldö a Bidogno, con particolare riferimento al tema dei contributi di miglioria e relativa fissazione della loro quota di prelievo, laddove è stato accolto e integrato l’emendamento contenuto nel rapporto di maggioranza della Commissione della Gestione volto a portare al 50% la percentuale di prelievo dei contributi di miglioria. All’unanimità, il Consiglio comunale ha poi detto sì alla richiesta di un credito di 106 mila 500 franchi per l’allestimento del Piano Regolatore Particolareggiato del Nucleo di Sala. Approvate, con 32 voti a favore e 1 contrario, 7 naturalizzazioni. In conclusione, è stata respinta con 22 voti contrari, 8 favorevoli e 3 astenuti la mozione elaborata da Gian Antonio Baffelli e co-firmatari, che chiedeva l’introduzione della preferenza indigena nell’assunzione del personale.

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