Luganese

Val Mara, faccia a faccia tra due arognesi sull'aggregazione

Due 'becchi' battibeccano sul progetto che dovrebbe unirli con Maroggia, Melano e Rovio. Dall'identità di paese agli investimenti: due voci a confronto

Arogno (Foto Ti-Press)
22 agosto 2020
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Se l'unione fa la forza è ancora un punto interrogativo per gli abitanti dei paesi di Maroggia, Melano, Arogno e Rovio coinvolti nel progetto aggregativo Val Mara. Per comprendere le differenze di vedute abbiamo sentito il parere di due paesani con percezioni e pareri contrastanti residenti ad Arogno, in vista dell'incontro informativo al campo sportivo previsto per il 20 settembre. I favorevoli alla fusione sono rappresentati da Angelo Rizzi, ex municipale. A rappresentare il no invece è Verena Puricelli, insegnante di professione, da sempre coinvolta nelle attività del paese. Tutte le informazioni sul progetto si possono trovare sulla pagina web www.progettovalmara.ch. La votazione consultiva è prevista per il 18 ottobre 2020. 

Domanda secca: aggregazione sì o no, perché?

Puricelli: Aggregazione no. Una volta avvenuta, la maggioranza delle società che il Comune sostiene un domani verranno marginalizzate o addirittura chiuse e inoltre si perderà il contatto con i propri compaesani e quel rapporto di amicizia e familiarità verrà rimpiazzato da servizi offerti da persone che non si conoscono e con le quali non si ha confidenza. 

Rizzi: Aggregazione sì. L'accorpamento dei servizi essenziali alla popolazione potrà essere mantenuto e ulteriormente migliorato: bisogna accettare che la società evolva e vada avanti, ciò che trovo peccato è che ai giovani manchi l'interesse per la politica locale, quando per loro è l'occasione di agire e di far valere la propria voce.

C'è chi dice che l'identità del paese sia a rischio. È vero? 

Rizzi: Nei nuclei dei quattro comuni le tradizioni e le particolarità che storicamente li contraddistinguono rimarranno ben saldi. Gli abitanti d'Arogno rimarranno sempre 'i becchi', quelli di Rovio 'i gatti', di Maroggia 'gli asini' e 'i niscioritt' quelli di Melano

Puricelli: A mio modo di vedere, l'identità del paese andrà scomparendo. Non so se chi fino a oggi ha lavorato a titolo volontario per le varie associazioni o società lo farà ancora. E se le stesse continueranno a esistere, mi chiedo se ci sarà ancora il sostegno del Comune. 

Tre investimenti prioritari per il paese?

Puricelli: Arogno dei quattro comuni implicati è quello con una superficie maggiore, con una rete stradale anche piuttosto vasta. Già ora il Comune fatica a mantenere in ordine il suo territorio, mi chiedo come sarà quando e se avverrà l'aggregazione. Di investimenti ce ne sarebbero diversi. Un esempio è quello che riguarda le scuole. Nei primi anni nei quali insegnavo, attorno al 2000, ogni estate l'edificio scolastico beneficiava di manutenzione (ritinteggio, ecc.). Quando ho terminato, nel 2015, erano già diversi anni che per le scuole si faceva il minimo indispensabile e ora non so come sia la situazione, si parla dell'acquisto del teatro che appartiene alla filarmonica da parte del Comune, se così fosse sarebbe un altro stabile da mantenere. L'aspetto sociale è sicuramente un'altra importante questione sulla quale soffermarsi e sulla quale poter investire. 

Rizzi: Secondo me gli investimenti prioritari sarebbero: un ammodernamento e ristrutturazione dello storico Teatro Sociale, piccolo gioiello architettonico situato nel nucleo, magari attrezzato anche per le proiezioni cinematografiche; la sistemazione definitiva dei posteggi previsti sul sedime a valle della casa comunale; il riordino del traffico locale all'interno del nucleo (sensi unici, migliore segnaletica ecc.) e infine pretendere dal Cantone una migliore sistemazione della strada cantonale che attraversa l'abitato con lo scopo di limitare la velocità di transito dei veicoli.

C'è una questione che vorrebbe porre alla controparte?

Rizzi: Ai contrati all'aggregazione – con argomentazioni che rispetto ma non condivido – per esempio, direi che il mantenimento delle classi della scuola elementare non dipendono dalle leggi comunali ma da quelle cantonali. Mancando il numero minimo di allievi il Cantone decide automaticamente il trasferimento degli allievi in un'altra sede. Lo stesso discorso vale per l'eventuale nuovo svincolo autostradale previsto tra Maroggia e Melano, a decidere è la Confederazione. Infine aggiungerei che per gestire la nostra comunità in autonomia ci vogliono sostanziosi contributi dal fondo di livellamento cantonale di circa 800'000 franchi annui per poter mantenere le tasse comunali ad un livello ragionevole.

Puricelli: A chi è favorevole alla fusione porrei i quesiti su che fine faranno le società, le associazioni e gli eventi del nostro paese. Io sono sempre più dubbiosa. Il 20 settembre avrò modo di ascoltare quali sono le proposte e le risposte effettive dei municipali.

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