Luganese

Lugano, ottimi risultati nei Lidi: chiusura posticipata

Fino a 3’000 presenza nei weekend e circa 27’000 prenotazioni: l’estate local piace. Bagni e tuffi prolungati fino a fine settembre.

Un tuffo nell'estate luganese (Foto Ti-Press)
13 agosto 2020
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Meta favorita dell'estate 2020 da locali e turisti? Le strutture balneari ticinesi! A parlarcene è Roberto Badaracco, capodicastero Cultura sport ed eventi della Città, felice per l'ottima affluenza riscontrata durante questa stagione anche dalle strutture luganesi. Come spiega il municipale, «i numeri ci hanno positivamente sorpreso, nonostante le limitazioni causate dal Covid-19. Anzi si potrebbe affermare dai dati ottenuti che queste misure precauzionali hanno favorito un aumento delle affluenze in quanto la gente necessita di una valvola di sfogo». Sembrerebbe quindi che le restrizioni dovute alla pandemia abbiano, in un certo senso, spinto sia residenti che turisti a recarsi nei lidi e nelle piscine preferendo quindi un'estate local. E con un boom di visitatori confederati.

Il successo di PrenotaLugano

Come strumento per agevolare le riservazioni dei posti nelle strutture balneari luganesi «abbiamo creato il sito www.prenota.lugano.ch, attraverso il quale si può prenotare senza dover poi attendere alla cassa e per garantire la tracciabilità attraverso i dati forniti». Un accesso rapido, come una sorta di check-in online, volto ad assicurare lo scioglimento di code e alla velocizzazione delle entrate. Il successo riscontrato da questo nuovo portale ha incentivato gli ideatori a progettare per il futuro anche un'applicazione per incrementarne l'utilizzo e per raggiungere con più facilità gli interessati.

Fino a 3’000 persone nei weekend

Le strutture coinvolte sono il Lido di Lugano, la piscina di Carona, il Lido San Domenico e il Lido di Riva Caccia, rispettivamente con capienza massima di: 2'200, 2'500, e circa 100 posti a testa per gli ultimi due. In settimana, «nonostante ci fosse meno affluenza rispetto al fine settimana, la capienza massima è stata raggiunta». Per quanto riguarda il weekend si registrano entrate fino a 2'500-3'000 persone sull'arco di tutta la giornata.

Confederati: il 50-60% del totale

«Un altro dato rallegrante», valuta il capodicastero, «è la presenza nelle strutture, in aumento rispetto agli anni passati, di visitatori provenienti dalla Svizzera tedesca e dalla Svizzera francese. In percentuale si parla del 50-60% del totale. Solitamente, nelle scorse stagioni, è stata registrata una frequentazione maggiore da parte dei 'nostrani'. Per quanto riguarda Carona invece, in grande ripresa, si constata una bella presenza d'italiani che era calata negli ultimi anni». Nelle ultime sei settimane indicativamente ci sono state 27'000 prenotazioni. Malgrado la grande affluenza di persone nelle strutture balneari, Badaracco afferma che non si sono mai riscontrati – a esclusione di famiglie o gruppi di amici – grossi assembramenti e che ogni tot viene trasmesso per prevenzione un annuncio per ricordare di mantenere le regole di distanziamento sociale.

Chiusura posticipata: bagni e tintarella fino a fine settembre

Il capodicastero conclude comunicandoci che visti gli ottimi risultati ottenuti dall'apertura avvenuta a fine giugno fino a oggi «la chiusura è prevista per fine settembre, al fine di garantire ai visitatori la possibilità di usufruire di questo luogo di svago e divertimento fino al termine della bella stagione».

Lungolago pedonalizzato? ‘Da ripetere’

Altrettanto positivo è stato il riscontro ottenuto per quanto riguarda la chiusura del lungolago, che grazie allo sbarramento delle strade alla circolazione automobilistica, ha accolto i passeggeri volenterosi di svagarsi permettendo loro di godere delle attrazioni presenti, come dei mercatini e le varie offerte del LongLake Festival. La chiusura delle strade il giovedì, il venerdì e il sabato sera – e la domenica tutto il giorno a luglio, e dalle 16.30 nelle ultime settimane – è perciò risultata un'ottima attrattiva e in vista delle prossime estati, «potrebbe essere una formula da riproporre», conclude Badaracco.

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