Luganese

Gandria è zona turistica ma l'accesso ai turisti è ridotto

Interpellanza interpartitica torna a chiedere lumi alla Città sulla strategia adottata per il quartiere che si sente penalizzato

Un disegno per capire la situazione
8 giugno 2020
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"Su quali analisi si fonda il dispositivo sperimentale dei parcheggi di Gandria? Il Municipio ha potuto disporre del verbale delle assemblee di quartiere che hanno trattato il tema? Quali statistiche ci sono sugli arrivi nel parcheggio aperto a tutti? Quale sarà la durata effettiva della prova e perché è stata prolungata oltre i 2 mesi? Con quale bilancio e quali effetti sull’economia di Gandria? Perché è stata fatta una fase di apertura senza limitazioni, dopo la sperimentazione?": sono le prime domande dell'interpellanza interpartitica (prima firmataria Sara Beretta Piccoli (Mtl). Un'interpellanza che torna a chiedere lumi sul quartiere considerato zona turistica anche se di fatto si è limitato l'accesso ai turisti. Ma allora il Municipio di Lugano, "quale strategia sta intraprendendo per Gandria? Perché togliere ogni protezione al nucleo nel periodo di apertura della nuova barriera, quando una decisione definitiva non era stata ancora presa? Quale peso ha, per il Municipio, l’espressione diretta della cittadinanza, che vive questi luoghi quotidianamente? Quale verifica compie il Municipio in riferimento all’adesione delle commissioni di quartiere al compito statutario di farsi interpreti dell’espressione sociale? Perché le assemblee di quartiere non sono verbalizzate?"

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