Luganese

Lanzo Intelvi, la funicolare è più vicina

Sopralluogo su tutta la linea. Constatato l'ottimo stato di conservazione del sedime ferroviario dell'antico impianto

TI-PRESS
(Quel ramo del lago di Como)
5 giugno 2020
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Si fa sempre più concreta la possibilità di riattivare la funicolare Santa Margherita di Valsolda-Belvedere di Lanzo Intelvi che inaugurata il 29 settembre 1907 ha cessato l'attività il 19 settembre 1977. L'altroieri una delegazione di Infrastrutture Lombarde e della società di ingegneria 3TI Progetti incaricata di realizzare lo studio di fattibilità accompagnata da esponenti del Comitato per il Ripristino (comitato costituito il 29 settembre 1992) ha effettuato un sopralluogo su tutta la linea (lunga 1.474 metri, con un dislivello di 680 metri, con una pendenza di 66 per cento, affiancata da una scalinata di oltre 4mila gradini) constatando l’ottimo stato di conservazione del sedime ferroviario.

Unione di intenti tra le delegazioni di esperti

Unanimi le delegazioni di esperti, progettisti e il vice sindaco di Alta Valle Intelvi, Fabrizio Vitali. Si è appreso che sono già state realizzate le prospezioni e i rilievi sia sulla stazione a monte che quella a valle, che a Santa Margherita di Valsolda, nelle vicinanze delle Cantine di Gandria. I motori e gli ingranaggi saranno totalmente sostituiti, così come le due carrozze. Le nuove avranno la stessa capienza di quelle originali (40 posti) ma viaggeranno a una velocità più che doppia (4 metri al secondo invece che 1,5). La portata teorica della funicolare salirà così a circa 400 passeggeri/ora con almeno cinque viaggi nei due sensi ogni 60 minuti. Lo studio di fattibilità è alle battute finali, a breve i consulenti contano di consegnare le risultanze alla Regione e se - come tutto fa credere – il verdetto finale sarà che la funicolare è recuperabile si potrà passare alla fase realizzativa. “Siamo quasi increduli – ha dichiarato il professor Adalberto Piazzoli, presidente del Comitato per il Ripristino – per questi sviluppi positivi. Abbiamo lottato per quasi trent’anni per far ripartire la funicolare e ora il risultato sembra a portata di mano. Se i tempi verranno rispettati potremmo approfittare dei fondi messi a disposizione da Regione Lombardia nell’ambito dei recenti provvedimenti per il rilancio dell’economia lombarda dopo la crisi Covid. Tra i 3 miliardi stanziati, infatti, c’è una voce specifica per lavori di ammodernamento della rete ferroviaria''.

L'ultima previsione di spesa era di una decina di milioni di euro. Il 70% dovrebbe essere garantito da Regione Lombardia, mentre il rimanente 30% dovrebbe essere reperito da enti e privati. La riattivazione della funicolare, che oltre un secolo fa era stata voluta da luganesi e lanzesi, può rappresentare un volano per lo sviluppo turistico del territorio che, attraverso il potenziamento delle corse, passa anche dalla Navigazione lago di Lugano.

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