Luganese

Liceo 1 e Coronavirus, a rischio lo scambio con la Cina

Il coronavirus pone in forse a Lugano il gemellaggio con la città di Hangzhou. Mentre le infezioni del virus sono raddoppiate in 24 ore.

Ti Press
(Gemellaggio a rischio annullamento)
28 gennaio 2020
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Abbasso il coronavirus! Il virus, che vede il suo epicentro nella città cinese di Whuan e che in queste ore sta preoccupando le autorità sanitarie di tutto il mondo e ha già registrato alcuni casi sospetti anche in Svizzera (cfr. pag. 2), potrebbe mandare a gambe all’aria lo storico gemellaggio studentesco in atto da dodici edizioni tra il Liceo di Lugano 1 e la città di Hangzhou, centro economico e culturale della Provincia di Zhejiang, invero piuttosto lontano dalla zona dell’epidemia.
Dopo che lo scorso autunno una delegazione di studenti liceali cinesi di Hangzhou è stata ricevuta dalle autorità di Lugano e dal liceo cittadino, il 7 aprile prossimo è in agenda la seconda tappa dell’intesa, con la partenza di 15 studenti di terza liceo (i più meritevoli scolasticamente e residenti a Lugano) accompagnati da due docenti. Ma dopo l’esplosione del coronavirus la gita culturale nella Repubblica popolare cinese è a rischio.

Interpellata da ‘laRegione’, la direttrice del Liceo Lugano 1, Valeria Doratiotto Prinsi, dichiara: «Saremmo degli irresponsabili se non ci fossimo chinati sul da farsi. In collaborazione con la Città di Lugano abbiamo fatto delle prime telefonate reciproche per valutare la situazione». Con quale esito? «Mancano ancora due mesi e mezzo alla partenza, che sarebbe prevista il 7 aprile e abbiamo deciso di darci un tempo di attesa fino al mese di febbraio, attorno alle vacanze di Carnevale. Anche perché le cose possono cambiare nel giro di poco tempo: la situazione potrebbe evolvere in modo estremamente negativo o al contrario positivo. Possiamo per fortuna permetterci di temporeggiare – si tratterà ora di verificare di avere le assicurazioni per un eventuale rimborso dei voli».

Ancora la direttrice: «In caso di rinuncia si tratterà di dare spiegazioni alla delegazione cinese che ci attende e avere motivazioni valide e non dettate da una notizia ingigantita».

L’attesa degli studenti

E con gli studenti? «Li incontreremo in febbraio. Nel frattempo monitoreremo la situazione in base alle direttive dell’Ufficio federale della sanità e dell’Organizzazione mondiale della sanità, che per noi rappresentano il punto di riferimento massimo. Ovviamente a noi come direzione e alla Città di Lugano sta a cuore il benessere e l’interesse delle famiglie e degli studenti. Quindi la situazione va seguita con notizie fondate. E nel momento che decidiamo è perché ci sono validi motivi di annullamento. Ma per adesso siamo tranquilli: la situazione è talmente nota che abbiamo il tempo di affrontarla razionalmente». Informa la direttrice del liceo cittadino e docente di italiano: «La preparazione del viaggio in Cina è già in atto: due settimane fa gli allievi hanno tenuto il primo incontro sulla cultura e la storia cinese, anche perché due settimane fa la situazione del virus era diversa da oggi. Bisognerà vedere come evolve». Lo scambio studentesco fa parte di relazioni esistenti da una dozzina di anni ormai tra il Ticino e la Cina. In questo arco di tempo quasi 360 studenti hanno avuto l’opportunità di vivere un prezioso percorso formativo e di apertura culturale, fra incontri, scambi, condivisione e amicizia. L’Ufficio dell’educazione e le istituzioni scolastiche di Hangzhou sono pronte ad accogliere la comitiva studentesca di Lugano. Virus... permettendo.

 

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