Il segmento delle residenze per super-ricchi continua a tirare. Nostra intervista a Gianluca Righetti, direttore della Fontana Sotheby’s International Realty

D’epoca, ultramoderna, un po’ kitsch o essenziale, firmata da un architetto importante. E soprattutto con un valore di almeno sei zeri. Le abitazioni lussuose nel Luganese – case o appartamenti che siano – sono tante e di svariato genere. In comune hanno che rappresentano una nicchia di mercato in ottima salute, caratteristica che le differenzia nettamente dal resto del parco immobiliare. Residenze inaccessibili ai più, ma che soprattutto nel magico periodo delle feste fanno sognare. Ne abbiamo parlato con Gianluca Righetti, direttore della Fontana Sotheby’s International Realty di Lugano: fondata nel 1926, è la più antica società immobiliare del cantone.
In generale è in flessione. Siamo in una fase di assestamento, iniziata già nel 2018, con prezzi in diminuzione. Si è costruito troppo: l’offerta eccede la domanda. È un discorso che vale sia per gli affitti sia per le vendite. I segmenti più toccati sono quelli medio-bassi comunque.
No, non ha subìto contraccolpi significativi. Certo, ci sono meno clienti internazionali che vengono a trasferirsi in Svizzera e, considerato il mercato di riferimento per la nostra regione (l’Italia, ndr), questo vale in particolare per la nostra zona. Ma in generale questo segmento di mercato si è mantenuto.
Prima di tutto perché le proprietà di lusso sono situate in location privilegiate, come Castagnola o Montagnola. Sono posti stupendi, ma con ormai pochissimi terreni a disposizione. L’offerta è esigua, ma la domanda invece è consistente: è una clientela che non è diminuita.
Sono persone che non devono far ricorso a finanziamenti bancari e questo è importante perché i tassi d’interesse sono elevati e questo scoraggia molti.
Proprio così. Però questo non significa che anche noi non cerchiamo delle garanzie. La maggior parte della clientela di questo segmento è estera e in generale proponiamo abitazioni di questo tipo in maniera mirata. Sempre più spesso diamo visibilità sul web, su portali specializzati come www.sir.com. Ci sono anche gli svizzerotedeschi, ma si orientano su oggetti più piccoli in quanto cercano piuttosto case di vacanza.
Sì: si trova in posizione prestigiosa e tranquilla, è progetta dall’architetto Gianni Gamondi e ha un intero piano dedicato allo svago e al wellness. Ha due piscine (una esterna e una interna, ndr), una dépendance separata per gli ospiti e un’autorimessa con oltre dieci posti auto. Ma non è la più costosa...
Ci sono ville che costano più del doppio, ma per una questione di riservatezza dei proprietari il prezzo non viene indicato sui cataloghi.
Sì, è uno dei nostri fiori all’occhiello. Ispirandosi alla tradizione dei portici della nostra regione, gli architetti svizzeri di fama mondiale Herzog & de Meuron (che hanno progettato, fra l’altro, lo stadio olimpico di Pechino e la ristrutturazione del Tate Modern Museum a Londra, ndr) hanno realizzato otto ville simili fra loro ma diverse, immerse nello splendido verde del parco di Villa Favorita.
Diverse, ma rappresentano una minima fetta di mercato. Risalgono prevalentemente al periodo fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Alcune sono dotate di grandi parchi privati (4’000 mq per Villa Floridiana a Porza ad esempio, ndr) e saloni d’epoca, altre come Villa Castausio a Lugano (ventitré locali su quattro piani, di fatto due duplex, ndr) sono state recentemente ristrutturate. Abbiamo poi appartamenti di lusso situati in ex hotel: dal Grand Palace – fondato nel 1855 dai fratelli Ciani e dall’albergatore Alexander Béha – al Bristol, al Croce Bianca. La grande varietà dell’offerta è anche la forza del mercato del lusso nella nostra regione.