Luganese

Condannato l'avvocato luganese a processo

Tre anni di carcere, di cui due sospesi con la condizionale e uno da espiare. Era accusato di aver rubato oltre 1,3 milioni di franchi.

(Ti-Press)
3 dicembre 2019
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Tre anni di detenzione, di cui due sospesi con la condizionale e uno da espiare. Salvo ricorsi, per ora esclusi, l'avvocato autosospesosi ed ex consigliere comunale Plr di Lugano, dovrà scontare ancora alcuni mesi di detenzione, seppure nelle forme agevolate. La Corte delle assise criminali di Lugano lo ha condannato per ripetuta appropriazione indebita aggravata.

Nell'arco di quattro anni, tra il 2011 e il 2015, ha utilizzato almeno 1,3 milioni di franchi a lui affidati quale curatore o esecutore testamentario per scopi estranei. La maggior parte del maltolto - 1 milione e 150 mila franchi - lo ha sottratto a una erede della quale lui era l'esecutore testamentario. Soldi che avrebbero dovuto essere destinati per volere della erede alla Fondazione della Svizzera italiana per la ricerca scientifica e gli studi universitari da lui fondata nel 1979 che gestisce la Scuola di lingua Ili di Lugano, ma che invece sono state distratte dall'avvocato. L'erede, una 89enne, voleva che il suo lascito andasse a favore fra l'altro di borse di studio per giovani e orfani bisognosi. Invece...

Altre vittime delle appropriazioni indebite sono persone delle quali il legale era curatore o esecutore di comunità ereditarie. Il maltolto complessivo, ammesso stamane dall'imputato davanti alle Assise criminali di Lugano, è di oltre 1,3 milioni di franchi. La metà dell'ingente somma è andata a un suo giovane amico domenicano per un fantomatico progetto agricolo-sociale a Santo Domingo mai realizzato. 'Aria fritta' - ha detto in sede di sentenza il giudice Amos Pagnamenta. Il resto del denaro - come ha evidenziato la pp Chiara Borelli lo ha sperperato nell'arco di un anno e mezzo, anche se l'imputato ha negato di aver condotto una vita agiata. Nei confronti dell'imputato il magistrato aveva proposto 3 anni e 3 mesi di carcere. Una perizia psichiatrica di parte ha riconosciuto all'imputato una scemata responsabilità di gradi medio, in buona parte considerata dai giudici. Per la Corte l'ex consigliere comunale ha agito per mero egoismo e non ha dimostrato ravvedimento. L'avvocato di difesa, Marco Cocchi, si era battuto per una pena di 26 mesi, di cui 24 sospesi.

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