Luganese

Condannato un poliziotto della Malcantone ovest

Per favoreggiamento e infrazione alle norme della circolazione: 120 aliquote sospese. La difesa annuncia ricorso.

Ti-press
4 settembre 2019
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Il Tribunale penale cantonale ha reso nota la sentenza del processo celebrato lunedì 12 agosto 2019 per i fatti avvenuti a Lugano, Pregassona, Sorengo ed altrove in Ticino e in Italia, nel periodo febbraio 2017-29 agosto 2017.

In particolare, la Corte delle assise Correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Mauro Ermani, ha riconosciuto colpevole dei reati di favoreggiamento e infrazione alle norme della circolazione (per essersi scattato dei selfies mentre era al volante) un 38enne agente di polizia attivo nel Corpo di Malcantone ovest. L’uomo è per contro stato prosciolto dalle imputazioni di violazione del segreto d’ufficio e stato difettoso dei veicoli di cui ai punti 3 e 5 dell’atto d’accusa.

Di conseguenza, l’imputato è stato condannato alla pena pecuniaria di 120 aliquote giornaliere di franchi 110 l’una nonché al pagamento di una multa di franchi 2'000. L’esecuzione della pena pecuniaria è stata sospesa e al condannato è stato impartito un periodo di prova di due anni.

La vicenda vide fra l’altro, una minorenne alla guida di una vettura della polizia. Il condannato è l’ex vicecomandante della Polizia Collina d’Oro, oggi 38enne, ma i fatti avvennero quando ancora lavorava per la Comunale di Lugano, nel 2017. All’epoca l’uomo, divorziato dal 2013, aveva allacciato una relazione con una ragazza problematica poco più che 16enne. Da allora sono iniziati i suoi guai. A cominciare dall’accusa di favoreggiamento per non aver segnalato ai superiori come avrebbe dovuto che la minorenne (dalla quale nel frattempo si era separato) era alla guida di un’auto di pattuglia di un collega (poliziotto) che lei aveva appena iniziato a frequentare.

Sei mesi di reclusione sospesi con la condizionale per due anni era stata la richiesta di pena formulata dal pp Arturo Garzoni mentre il legale della difesa, l'avvocato Maria Galliani aveva chiesto il proscioglimento dell’imputato da tutte le accuse. Da noi interpellata, Maria Galliani anticipa che contro questa sentenza verrà interposto ricorso.

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