Il 9 e 10 maggio riuniti al Palazzo dei Congressi una sessantina di cardiologi e ricercatori provenienti dai quattro continenti

Lugano per due giorni 'capitale' mondiale della cardiologia. Giungerà infatti dai quattro continenti la sessantina di esperti (di cui una decina da Svizzera e Ticino) ospiti dell'annuale convegno della Società internazionale di farmocoterapia cardiovascolare (Iscp) in agenda giovedì 9 e venerdì 10 maggio prossimi al Palacongressi di Lugano (sala B). La società, fondata 34 anni fa a Zurigo e affiliata alla World Heart Federation, oggi ha sede ad Arbedo e quest'anno è presieduta dal cardiologo e ricercatore ticinese, professor Augusto Gallino (nella foto) che stamane ha illustrato i contenuti del meeting di respiro internazionale. Un meeting che ogni anno si svolge in un diverso angolo del mondo e che vede cambiare a rotazione i suoi presidenti e che in questo 2019 vede investito dell'alta carica il dottor Gallino, il quale ha ottenuto di portare in Ticino il congresso, al quale sono ad oggi iscritti 250 tra cardiologi, professionisti del settore, ricercatori, studenti di medicina ma anche più generalmente attivi nel campo sanitario e farmacologico (ci si può ancora iscrivere). Scopo della Iscp, società non goernativa e non-profit, è quello di diffondere a livello globale lo stato dell'arte nel trattamento farmacologico e i risultati delle più recenti scoperte scientifiche nel campo della farmocoterapia nelle malattie cardiache. E, proprio quest'ultimo proposito sarà al centro della due-giorni: durante il congresso verrà trattato l'intero spettro dei medicamenti per la cura e la prevenzione delle malattie cardiovascolari e in modo particolare i farmaci per il controllo della ipertensione arteriosa, dei disturbi dei grassi, del diabete e dello scompenso cardiaco. E ancora: i nuovi anticoaugulanti, antiipertensivi, i nuovi farmaci biologici per la cura dell'ipercolesterolemia. 'Star' del convegno, una leggenda vivente nel mondo della cardiologia, il professor Eugene Braunwald di Boston, che parlerà di nuovi farmaci promettenti non ancora sul mercato per la prevenzione dell'infarto miocardico che agiscono tramite complessa interazione a livello del nucleo della cellula epatica. Diversi, poi, i dibattiti e le esposizione di una stessa tematica presentata da un duplice osservatorio, con la presenza, ogni volta, di due esperti cardiologi.