Luganese

Riflessi di luce… che bruciano l’erba

Le lucide sculture di Helidon Xhixha sono apparse a Lugano, ingiallendo i prati. La Città: tutto previsto, a settembre risemineremo tutto

Ti-Press/A Crinari
25 marzo 2019
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‘Torre di luce’ davanti al Palazzo dei congressi non è l’unica scultura dell’artista Helidon Xhixha apparsa in questi giorni a Lugano: ve ne sono una ventina, dalla stazione al lungolago per il progetto ‘Riflessi di luce’, promosso da Riccardo Braglia e dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia.

La presentazione ufficiale avverrà tra qualche settimana, ma – ci spiegano dalla Divisione eventi e congressi della Città, partner dell’iniziativa – le sculture sono già state posate anche per realizzare le fotografie che arricchiranno il catalogo. Così le superfici a specchio delle opere dell’artista albanese hanno attirato l’attenzione, insieme all’avviso “l’oggetto artistico non è un gioco” (vedi articolo principale) e al fatto che, intorno a quelle poste negli spazi verdi, l’erba intorno è bruciata dai raggi del sole riflessi e, in alcuni casi, concentrati. Un problema conosciuto, ci spiegano sempre dalla Divisione eventi e congressi, anche perché non è la prima volta che le sculture di Xhixha sono poste all’interno di parchi – qui val la pena citare il Giardino di Boboli, lo storico parco di Firenze – e a fine settembre, quando le sculture saranno rimosse, si riseminerà tutto.

Il disagio è comunque limitato all’erba gialla: nessun pericolo di incendi, anche se sotto i raggi del sole estivo l’acciaio delle sculture potrà diventare molto caldo; un motivo in più per invitare i passanti a un minimo di cautela. Anche se forse è questo il momento in cui le sculture ricevono più luce diretta, dal momento che gli alberi sono ancora spogli e il sole è basso: più avanti le sculture di Xhixha godranno di più ombra.

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