Luganese

Svizzero di nome, scroccone di fatto

Quarantenne, originario di Padova e trapiantato sul Ceresio, i suoi numerosi 'buchi' gli sono valsi le manette

Hotel Villa Principe Leopoldo, uno dei 'target' (Ti-Press)
1 marzo 2019
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Dietro di sé aveva lasciato un conto a sei cifre nel dicembre 2017 in uno degli alberghi più lussuosi della Svizzera: 211mila franchi al Badrutt's Palace di St. Moritz. I ‘buchi’ lasciati dal 40enne trapiantato sul Ceresio sono però lievitati e ai suoi polsi mercoledì sono scattate le manette. l ‘Mattino’ di Padova di ieri, ripreso da tio.ch, cita Nicolò Svizzero che sarebbe riuscito a fare sparire: ben 19 milioni di euro. 
Originario di Padova, l’uomo daffari è noto in Italia e si è fatto conoscere anche.a Principe Leopoldo di Lugano. Fino a pochi mesi fa si parlava di debiti per qualche centinaio di migliaia di franchi.  Ora l’uomo è accusato di una serie di triangolazioni finanziarie tra Singapore e Lugano. Peciò è stato arrestato dopo un mandato di cattura europeo. L'uomo, arrestato a Padova, si dichiara non colpevole: «Sono un perseguitato, proverò la mia innocenza», avrebbe dichiarato. Sul suo conto pende un mandato d'arresto provvisorio a fini estradizionali emesso dalla Svizzera. Rischia fino a 5 anni per aver proposto ai suoi clienti investimenti in paradisi fiscali facendo poi sparire il denaro. Intanto, è stato rilasciato dopo una notte in cella e vive dai suoi genitori in attesa dell’estradizione. 

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