Luganese

Lugano, il futuro della Masseria e del suo torchio

Un progetto di recupero in grande stile da parte del Comune per questi beni di interesse culturale. Pronto il messaggio con il credito di 400mila franchi.

28 febbraio 2019
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Presentato il progetto di recupero della Masseria di Cornaredo e del suo torchio. Il Municipio ha approvato la convenzione per la costituzione di un diritto di superficie per sé stante e permanente tra la Città di Lugano e la Fondazione Francesco per l’aiuto sociale, con l’obiettivo di recuperare la Masseria di Cornaredo e il suo torchio, bene culturale di interesse cantonale. Il progetto, sostenuto dal Rotary Club Lugano Lago, prevede il recupero architettonico e strutturale del complesso e l’inserimento di nuovi contenuti. Il messaggio con la proposta di convenzione e la richiesta di un credito di 400'000 franchi per il restauro del torchio viene ora trasmesso all’attenzione del Consiglio comunale. Con questa operazione, la Città di Lugano intende favorire la messa a disposizione della popolazione di un edificio di pregio, da tempo inutilizzato, e il conseguimento degli intenti sociali della Fondazione Francesco. Il progetto sviluppato dalla Fondazione ha infatti lo scopo di trasformare la Masseria di Cornaredo in una struttura aperta verso la città, con le due ali dello stabile protese verso sud a rappresentare un abbraccio simbolico. Potranno così essere create nuove sinergie urbanistiche e funzionali, che coinvolgeranno attività culturali, sociali e amministrative, a beneficio della popolazione che troverà in questo comparto nuovi spazi aggregativi e la possibilità di allargare i confini della  solidarietà. I nuovi contenuti del polo sociale saranno i seguenti: una mensa sociale gestita da Fra Martino Dotta e aperta 7 giorni su 7 per i due pasti principali (l’attuale mensa della Casetta Gialla di Cornaredo è aperta solo a pranzo);  un centro di incontro ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani); uno spazio multiuso con annesso negozio/enoteca con prodotti locali nella sala del torchio;  un ristorante aperto al pubblico (crica 50 posti);  una struttura ricettiva tipo Bed & Breakfast (circa 10 stanze) gestita dalla Fondazione Francesco con l’aiuto di operatori locali. L’edificio necessita di un recupero completo per essere adeguato alle esigenze odierne di fruibilità e di rispetto delle norme edilizie. L’ipotesi di intervento, prevalentemente conservativo, prevede il mantenimento delle facciate e della muratura perimetrale, la formazione di un nuovo vano scala con ascensore, la sistemazione del tetto e il risanamento degli elementi architettonici/strutturali e l’inserimento dell’impiantistica. L’estremità meridionale dell’ala ovest accoglierà la mensa. I contenuti a uso comune saranno organizzati attorno alla corte, fulcro dell’edificio: mensa e ristorante con cucina/spazio di lavoro in comune, spazi multiuso e un’enoteca/negozio con prodotti locali. Al piano superiore vi sarà un bed&breakfast con ca. 10 camere, una sala riunioni e gli uffici amministrativi della Fondazione Francesco e delle ACLI. L’area esterna sarà trasformata in una spazio verde aperto al pubblico, con attività sinergiche con il progetto “Biodiversità in città” e il frutteto urbano, realizzato dalla Città in cooperazione con ProFrutteti e Alleanza Territorio e Biodiversità, sulla particella adiacente.

La Convenzione e gli attori coinvolti

La Convenzione ha quale oggetto la costituzione di un diritto di superficie per sé stante e permanente della durata di 35 anni con beneficiaria la Fondazione Francesco per l’aiuto sociale. La Fondazione Francesco verserà al Comune un canone simbolico annuo di 1 franco e ristrutturerà la Masseria con il sostegno del Rotary Club Lugano Lago e di altri enti benefici privati. Si prevede la partecipazione sinergica di numerosi enti. La Fondazione Francesco organizzerà e gestirà le attività della mensa (Centro Bethlehem) e degli altri locali nella Masseria. Il Rotary Club Lugano-Lago coordinerà il progetto e il cantiere di recupero, facilitando la ricerca dei finanziamenti. Le ACLI saranno futuri utilizzatori di alcuni spazi. La Città sorveglierà le fasi progettuali ed edificatorie, mentre il Comune di Porza sarà l’ente responsabile delle procedure edilizie. 

La Masseria

La Masseria di Cornaredo occupa una porzione di terre che apparteneva al Castello di Trevano, costruito nel 1186-1190. Acquistata dal Comune nel 1913, è disabitata dal 1989. Oltre alle abitazioni, alle stalle e al fienile, lo stabile ha ospitato varie funzioni agricole. È un complesso a corte, di architettura rustica lombarda, testimonianza importante della cultura contadina delle campagne di Lugano. La superficie totale del fondo è 3’066metri quadrati, quella edificata 752 . Il valore del fondo è stato stimato a 650'000 franchi. La struttura si trova sul territorio di Porza ed è inserita nel Piano delle zone del Piano regolatore intercomunale Nuovo Quartiere di Cornaredo (PR-NQC), in un fondo destinato a utilità pubblica, ricettiva e ricreativa. Attualmente la Masseria non è utilizzata e, malgrado la messa in sicurezza della struttura portante e la sostituzione del tetto nel 2010, l’edificio è in uno stato fatiscente. Il complesso è protetto quale bene culturale d’interesse locale e ha un potenziale di grande valore architettonico e di pregio storico. L’antico torchio, bene culturale d’interesse cantonale, è in un buono stato malgrado necessiti di un restauro conservativo. Per garantirne la salvaguardia, la Città restaurerà il manufatto a madrevite perpendicolare in legno di castagno, come pure il locale nel quale è attualmente collocato. I costi per l’intervento sono stimati in circa 400'000 franchi. Il Messaggio con la proposta di Convenzione e la richiesta di credito viene ora trasmesso al Consiglio comunale per approvazione.

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