Luganese

Lugano, negata la preghiera 'contro' il Pride

Helvetia Christiana intanto precisa le sue richieste: “Si preghi per i valori cristiani, non contro gli omosessuali”. L'Udc pronta a chiedere spiegazioni: è censura?

ti-Press
6 maggio 2018
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È destinata a far discutere la decisione del Municipio di Lugano di vietare una preghiera contro il Gay Pride previsto in città a fine mese. L'esecutivo ha ritenuto che la richiesta di Helvetia Christiana va contro il senso di rispetto. L'associazione cristiana però non ci sta: “Spesso si vedono scene poco morali, a cui assistono anche i bambini. È un problema di decoro pubblico oltre che una questione religiosa”. Helvetia Christiana conta circa 50mila aderenti.

Il Municipio di Lugano, come ha anticipato la Rsi, ha soppesato pro e contro, e Marco Borradori ha spiegato che “sulla base degli interessi in gioco, abbiamo deciso in senso negativo”. Senza per questo prendere posizione sulle idee di nessuno.

“È cristianofobia”, è tuonato dal canto suo il presidente di Helvetia Christiana, Marco Giglio. E la questione rischia di diventare politica, perché l’Udc starebbe dalla parte dell’associazione e parrebbe pronta a ricorrere in Consiglio comunale.

“Credo che il diritto di esprimere dissenso non debba negato da un'autorità cittadina. Ho l'intenzione di interpellare il Municipio sulla questione. Non capisco perche si debba negare l'autorizzazione a una manifestazione ristretta per una preghiera in piazza”, ha infatti detto Alain Bühler a Teleticino. E anche Marco Chiesa si sarebbe interessato alla vicenda, ritenendo ingiusta la scelta di non permettere un dissenso.

Helvetia Christiana intanto in un nuovo comunicato tiene a precisare le sue richieste: «Helvetia Christiana non ha voluto fare il rosario pubblico lo stesso giorno del GayPride. Abbiamo dichiarato in maniera chiara che qualsiasi giorno in accordo col comune sarebbe andata bene se garantito un minimo di preavviso». Inoltre: «Helvetia Christiana non ha mai voluto pregare contro le persone omosessuali e neanche in alcun modo pregare contro le persone interessate dal GayPride». Infine: «Helvetia Christiana aveva intenzione di pregare per i valori cristiani e la restaurazione dei suddetti valori della nostra civiltà cristiana e non contro persone».

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