Luganese

Blues to bop spegne 30 candeline e onora Norman Hewitt

La manifestazione musicale si svolgerà dal 30 agosto al 2 settembre prossimi e resterà fedele alla linea del fondatore, scomparso a Londra a 74 anni

Foto Ti-Press
24 marzo 2018
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Blues to bop farà… 30. Da pochi giorni la storica manifestazione cittadina, orfana dallo scorso ottobre del suo fondatore, Norman Hewitt, deceduto a Londra all’età di 74 anni, può esibire le date nelle quali si svolgerà la prossima edizione, carica di significato: da giovedì 30 agosto a domenica 2 settembre.

L’evento segnerà il traguardo della sua trentesima edizione e, soprattutto, sarà dedicato al suo direttore artistico Hewitt che ha creato e traghettato questa finestra musicale di fine estate nelle piazze di Lugano per ben tre decenni. Il 30 agosto – trenta quanti sono gli anni di vita di Blues To Bop che ha visto salire sul palcoscenico i più grandi nomi della scena musicale blues – la kermesse risponderà presente. «La continuità di Blues To Bop non è mai stata messa in discussione» garantiscono i promotori della Divisione eventi e congressi di Lugano: l’entourage di persone che da lungo tempo lavorava alle edizioni di Blues To Bop è all’opera per allestire il cartellone delle band e dei musicisti della kermesse 2018, tutto questo «secondo la consolidata linea artistica di Norman». Per ora niente nomi, ma – si apprende – qualche artista è già stato individuato e ingaggiato. Solo alla conferenza stampa di presentazione dell’intera manifestazione che sarà convocata nei prossimi mesi si sapranno le formazioni ospiti.

Intanto, anche il concetto di Blues To Bop rimarrà immutato: durante la quattro giorni, che si aprirà come da tradizione il giovedì sera a Lugano, per concludersi la domenica sera nella suggestiva cornice di Morcote, le band si esibiranno come da tradizione circolarmente nelle stesse location di sempre: sui diversi palcoscenici allestiti in Piazza della Riforma, Piazza Dante, Piazza San Rocco e al Lac.

Nessun novità per ora sulla direzione artistica: il gruppo di lavoro, di concerto con la Città di Lugano, dovrà decidere se nominare un successore di Hewitt alla guida del festival oppure se rinunciarvi. Per ora l’interesse maggiore risiede nel garantire continuità alla proposta musicale che si rinnova da parecchi lustri e che ormai rappresenta una tradizione irrinunciabile, nel solco del blues, del buon sound che si riverbererà nelle piazze della city nell’ultimo week­end di agosto. Per la pace degli appassionati e del suo instancabile fondatore Hewitt, fine musicologo che collaborava anche a programmi radiofonici dedicati al blues e al jazz, e apprezzato professore di inglese al liceo di Lugano dall’inconfondibile accento britannico, il blues continuerà. Intramontabile. 

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