Collina d'Oro

Agra, Tarchini abbatte l'abuso edilizio presso il Resort Collina d'Oro

23 novembre 2017
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Alla fine l’imprenditore Silvio Tarchini ha deciso di sanare l’abuso edilizio di Agra. Stiamo parlando dell’abitazione di circa 200 metri di Sul (superficie utile lorda) con vista sul golfo di Agno, realizzata diversi anni fa, senza domanda di costruzione, a meno di cinque metri dal limite del bosco accanto al Resort Collina d’Oro. Tarchini non lo sta facendo attraverso il pagamento della sanzione pecuniaria inflittagli dal Comune di Collina d’oro (che verrà quindi annullata). Ma abbattendo la casa, come mostra l’immagine a fianco. Da noi interpellata per una reazione, Sabrina Romelli, sindaca di Collina d’Oro, si limita a dichiarare che «il Municipio è molto contento che l’abuso sia stato sanato».
Si è così conclusa la vertenza fra il Collina d’Oro e l’imprenditore per via di un manufatto annesso al comparto che comprende il Resort di Agra ma non previsto nel Piano di quartiere approvato nel2009. Una vertenza risalente al quadriennio scorso, che è stata avviata dopo il fermo ai lavori intimato dal Comune e in via di risoluzione dallo scorso mese di marzo quando a Tarchini venne concessa la licenza edilizia per la demolizione della casa (cfr. ‘laRegione’ del 20 marzo 2017).

Nel corso della disputa, l’imprenditore presentò una controproposta: 300mila franchi per sanare l’abuso, ma non convinse il Municipio. Accettarla, agli occhi del Comune, sarebbe stato come promuovere l’abusivismo. In precedenza, Tarchini presentò una domanda di costruzione a posteriori. Tuttavia, nemmeno questa venne approvata né concessa: il manufatto non era contemplato nel piano di quartiere ed era stato edificato troppo vicino al bosco. Il Municipio si accorse di quell’abitazione non prevista dai piani quando il cantiere del Resort Collina d’Oro venne “spacchettato”. Immediatamente, ordinò il fermo dei lavori che non hanno così potuto essere terminati. Dopodiché, il Comune optò per una sanzione pecuniaria di ben oltre il milione di franchi nei confronti di Tarchini. Una sanzione che, come recita la legge, deve infatti annullare il guadagno calcolato con l’abuso edilizio. Tramite il suo legale, l’imprenditore la contestò. Ora, la vertenza che era pendente al Tribunale amministrativo cantonale (Tram) ha potuto essere risolta.
I contorni di questa vicenda erano emersi poco meno di un anno fa in almeno un incontro pubblico fra il Municipio e il quartiere ad Agra. E alcuni cittadini si erano detti scandalizzati dal tentativo di sanare la questione con un’offerta pecuniaria di 300mila franchi avanzata da parte di Tarchini, a cui l’autorità comunale ha però risposto picche.

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